25 Novembre 2020
Zootecnia: approvato in Conferenza Stato Regioni il decreto per filiera bovina e suinicola.

“Con la chiusura dei ristoranti e la riduzione dei consumi la zootecnia italiana, Piemontese e delle nostre province sta subendo un duro colpo. In più, si sta approfittando per accordare agli allevatori prezzi sempre più bassi per i propri capi, a volte per mera speculazione. Consideriamo che i costi per chi alleva non sono diminuiti né è diminuita la qualità e l’attenzione al benessere animale. In questo contesto è importante che sia stato dato il via libera agli aiuti per gli allevamenti, rispondendo alle nostre richieste di tutelare un settore strategico per il Made in Italy ed il Piemonte a tavola”, afferma Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara-Vco e anch’essa titolare di azienda zootecnica, nel commentare l’approvazione del nuovo decreto sul sostegno alla zootecnia nazionale in Conferenza Stato Regioni, che integra gli interventi previsti per il Fondo filiera.

Il decreto prevede interventi a favore dei vitelloni per i quali è previsto un contributo fino a 60 euro per ogni capo ed un incremento del sostegno agli allevamenti di maiali, con l’aumento fino a 30 euro dell’aiuto già previsto per le scrofe, che oggi è fissato fino a 18 euro, raddoppiando così la dotazione.

In Piemonte la filiera bovina, ed in particolare quella della razza Piemontese, fiore all’occhiello della produzione regionale, conta 800 mila capi e circa 7 mila aziende. La Piemontese, con oltre 315 mila capi, rappresenta la principale razza da carne, oltre ad essere la prima razza autoctona a livello nazionale per numero di capi allevati. La filiera suinicola conta circa 3 mila aziende e 1 milione e 200 mila capi.

“Una misura fortemente richiesta alle istituzioni da Coldiretti e da Filiera Italia in considerazione dei danni provocati dalla pandemia soprattutto alla produzione nazionale di carne, con la chiusura del canale della ristorazione che rappresenta uno sbocco di mercato importante per le nostre carni pregiate. E’ importante ora utilizzare subito questi fondi che, altrimenti, rischiano di andare persi”, continua Baudo.

“Da diverso tempo Coldiretti sta spendendosi perché venga sostenuta la zootecnia italiana e dei nostri territori, sia con richieste economiche sia normative: ne è un esempio l’ottenimento dell’obbligo di indicazione della provenienza sui salumi e le continue richieste, anche recenti, di misure per garantire la filiera suinicola, così come le richieste di tutela per la carne bovina, anche contro l’importazione di carne dall’estero, spesso di minor qualità. È un bene l’arrivo di questi aiuti ma continuiamo a mantenere alta l’attenzione perché tutti gli allevatori vengano garantiti e continuiamo anche l’attività di sensibilizzazione dei consumatori a controllare la provenienza della carne in etichetta e privilegiare prodotti locali”, conclude Francesca Toscani, direttore Coldiretti Novara-Vco e Vercelli-Biella.

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