30 Agosto 2018
VOUCHER

Al via l’attesa procedura Inps per l’utilizzo dei voucher in agricoltura dopo l’approvazione della riforma da parte del Parlamento con la legge 96 del 2018 che ne ha semplificato l’utilizzo. Lo annuncia Coldiretti nel precisare che sono operative le prime modifiche come l’allungamento della durata da 3 a 10 giorni entro cui è possibile svolgere la prestazione occasionale, un aggiornamento molto atteso dalle imprese agricole con l’inizio della vendemmia.

“Torna un ottimo strumento utile a rendere trasparente il lavoro agricolo” sottolinea Sara Baudo, presidente Coldiretti Novara Vco.
“Un primo segnale di sburocratizzazione che va nel verso auspicato proprio alla partenza della vendemmia, che inizierà a breve anche nelle nostre province.
I voucher danno la possibilità di rendere dinamico il mercato del lavoro e di favorire scambi di esperienze tra generazioni. I beneficiari, infatti, erano e restano disoccupati, cassintegrati, pensionati e giovani studenti che non siano stati operai agricoli l’anno precedente, tra l’altro impiegati esclusivamente in attività stagionali.
Serve, dunque, che la procedura venga attivata al più presto per rendere effettivamente operativa la riforma”.   

Con il ritorno dei voucher in agricoltura si riaffermano i principi originari senza gli abusi che si sono verificati in altri settori e si assicura al settore uno strumento agile, flessibile che semplifica rispondendo soprattutto ad un criterio di tempestività tipica di una attività condizionata dalla natura ma che offre anche una opportunità di integrare il reddito delle categorie più deboli. I voucher ritornano a dieci anni della loro introduzione in Italia che è avvenuta il 19 agosto 2008 con circolare Inps che per la prima volta autorizzava la raccolta dell’uva attraverso voucher con l’obiettivo di ridurre burocrazia, riconoscendo la specificità del lavoro agricolo. 
Nel corso degli anni successivi all’introduzione nel 2008 è stato allargata la possibilità di utilizzo alle altre attività di agricole ma il settore è rimasto fedele all’originaria disciplina “sperimentale” con tutte le iniziali limitazioni (solo lavoro stagionale e solo pensionati, studenti, cassintegrati e disoccupati) a differenza degli altri comparti produttivi.

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