18 Novembre 2016
VINO

Occorre una veloce approvazione del Testo Unico sul vino che va a tagliare del 50% il tempo dedicato alla burocrazia, con 100 giornate di lavoro che oggi ogni impresa vitivinicola è costretta ad effettuare per soddisfare le 4mila pagine di normativa che regolamentano il settore.
Lo rimarca Coldiretti Novara-Vco in occasione del via libera dell'Aula del Senato all’unanimità (178 voti) al ddl sulle semplificazioni del settore che dovrà poi tornare alla Camera per l’approvazione definitiva, a distanza di oltre due anni dall’avvio dei lavori parlamentari.
 Dal vigneto alla bottiglia l’attuale normativa rende necessario adempiere a più di 70 pratiche che coinvolgono 20 diversi soggetti.

“La burocrazia – sottolinea Federico Boieri, presidente della Coldiretti interprovinciale - è il principale ostacolo al nostro lavoro che invece ha consentito all’intero comparto vitivinicolo nazionale di realizzare un fatturato record di quasi 10 miliardi nel 2015 soprattutto grazie all’export che è stato di 5,4 miliardi e risulta in ulteriore aumento del 3% nei primi otto mesi del 2016”.
Un sistema-Paese dove il territorio è ben rappresentato e inserito: come confermano i dati regionali (Settore Programmazione e Coordinamento Sviluppo Rurale e Agricoltura sostenibile) relativi al 2015, la viticoltura in provincia di Novara conta 567 ettari di superficie, quasi tutti in produzione, a cui vanno aggiunti i 50 della provincia del Verbano Cusio Ossola: la produzione totale è rispettivamente di 34.335 e 2.880 quintali.
Il sesto censimento generale dell’agricoltura rilevava, nel 2010, 466 aziende con superfici vitate in provincia di Novara e 143 nella provincia del Vco. Dal Ghemme Docg alle Doc Sizzano, Fara, Boca, Colline Novaresi e Valli Ossolane sono molte le produzioni che testimoniano una tradizione secolare e che incontrano, oltre al consenso del pubblico, un crescente spazio di mercato anche a livello internazionale.

“Il Testo Unico – conclude il presidente Boieri – è il risultato di una lunga mobilitazione di Coldiretti e porterà alla semplificazione delle comunicazioni e adempimenti a carico dei produttori, revisione del sistema di certificazione e controllo dei vini a denominazione di origine ed indicazione geografica con un contenimento dei costi, alla revisione del sistema sanzionatorio, l’introduzione di sistemi di tracciabilità anche peri i vini a IGT e norme per garantire trasparenza sulle importazioni dall’estero”.

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