Dopo l’avventura 2014 della marcia di 1000 chilometri a piedi attraverso la Via Francigena, compiuta da giornalisti-camminatori che hanno scoperto terre e prodotti da Aosta a Roma, il progetto “La bisaccia del pellegrino – Francigena 2014, l’Europa a piedi verso Roma” si è arricchito quest’anno di un’importante novità: i prodotti d’eccellenza che Io scorso anno hanno accompagnato il gruppo durante il percorso sono stati protagonisti di un’iniziativa editoriale di Marsilio Editori e Associazione Civita: si tratta del volume “La bisaccia del pellegrino. Camminare di gusto lungo la Via Francigena”.
Diversi sono stati i prodotti novaresi nella “bisaccia” dei partecipanti all’edizione 2014, in particolare il ‘salame della duja’ dell’azienda ‘Valsesia’ della famiglia Bergamaschi (Sillavengo) e la Toma Piemontese dell’azienda agricola ‘Fortis Giulio’ di Miasino, incluse nel volume.
Entrambe le imprese agricole sono ‘Punto Campagna Amica’.
Il volume “La bisaccia del pellegrino. Camminare di gusto lungo la Via Francigena” – è edito in italiano e in inglese e, oltre a proporre alcune suggestioni e riflessioni sulla cultura del cibo lungo la Via Francigena e sui concetti di biodiversità e paesaggio legati a quella stessa tipologia di cibo, presenta i primi 57 prodotti tipici di qualità entrati a far parte de “La bisaccia del pellegrino” e, con essi, i loro produttori.
Si tratta di un ‘viaggio tra i sapori storici’ che tocca ognuna delle sette regioni interessate dal tratto nord della Via – Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Alta Toscana-Liguria, Bassa Toscana e Lazio: nel volume vengono descritte le produzioni alimentari attraverso le testimonianze dei giornalisti-camminatori che hanno percorso e assaggiato i prodotti tipici e storici di queste terre, nonchè sono fornite ai lettori le informazioni utili per contattare i relativi produttori e proposte delle ricette “francigene”.
“Una vetrina importante per il territorio che, nell’anno di Expo e del Giubileo, che prenderà il via l’8 dicembre prossimo, trova in questi due prodotti l’occasione di presentarsi e farsi conoscere, con l’obiettivo di estendere la conoscenza dei turisti-pellegrini anche alle altre specialità identitarie, dal riso, al Gorgonzola, al miele, e molto altro ancora” commenta Gian Carlo Ramella, direttore di Coldiretti Novara Vco.
Toma piemontese DOP
E’ prodotto solo con latte vaccino ed esclusivamente nell'areale alpino piemontese. Le origini risalgono all'epoca romana. Si presenta in due diverse tipologie: grasso, con latte intero a pasta morbida, colore paglierino, sapore dolce, odore delicato; e semigrasso, con latte parzialmente scremato a pasta semidura, colore bianco, sapore e odore intenso.
Azienda Agricola Fortis Giulio - Via Grupola 4, Miasino (No). Tel. 0322980061
Salame della duja
Salume suino, prende il nome dall’orcio di terracotta dov’era stagionato sotto grasso: un boccale di terracotta o dolia. Spalla e pancetta sono macinati a grana media e conditi con sale, pepe, aglio, vino rosso, cannella e noce moscata. Insaccato in budello di manzo, si lascia maturare per 4 settimane. Quindi resta per 8 mesi nella duja, immerso nello strutto.
Azienda Agricola Valsesia Snc - Via Fiume Sesia 2/c, Sillavengo (NO), Tel. 0321825246, agricola.valsesia@tin.it, www.agricolavalsesia.it.
