7 Agosto 2012
TROMBA D’ARIA NEL NOVARESE. COLDIRETTI: “DANNI GRAVISSIMI ALL’AGRICOLTURA: DIVELTE SERRE, STALLE E CAPANNONI. PERSO IL RACCOLTO DEL MAIS IN MOLTE AREE”

E’ salatissimo il conto lasciato all’agricoltura del Novarese dalla tromba d’aria che ha lambito la città, scatenando – con pioggia violenta e vento impetuoso - la sua furia sull’asse che dall’Ovest Ticino attraversa la pianura fino alla zona delle Colline Novaresi e al fiume Sesia: i danni ammontano a centinaia di migliaia di euro.
Centinaia gli ettari di terreno agricolo colpiti e decine le imprese gravemente danneggiate, con danni alle strutture, impianti fotovoltaici letteralmente strappati dai tetti, serre divelte e coltivazioni (mais in primis) danneggiate in modo irreparabile dalla grandine e dal vento.
“Un’autentica calamità” sottolinea il direttore della Coldiretti interprovinciale Gian Carlo Ramella.
“Sin dal primo pomeriggio di ieri abbiamo attivato un comitato di crisi, le segnalazioni di danni sono giunte a decine: si tratta di un evento dalle grandi proporzioni, con pochi altri precedenti sul territorio in quanto a violenza: valga come esempio l’immagine dell’autoarticolato ribaltatosi a Cameri o del traliccio dell’alta tensione divelto e caduto in una risaia”.

“Siamo vicini alle molte imprese associate che, in meno di un’ora, hanno perso un anno di lavoro, vendendo distrutti i propri raccolti: i danni arrivano, in molti campi, al 100% della produzione, soprattutto per quanto riguarda il granturco”.
Alla violenta tromba d’aria, si è infatti unita una grandinata con chicchi grossi come noci: per tutta la notte gli agricoltori hanno lavorato per ripristinare, per quanto possibile, l’operatività delle proprie imprese, mentre vigili del fuoco ed operatori di soccorso si prodigavano per rendere le strade nuovamente percorribili, rimuovendo i tronchi caduti.

A partire da questa mattina, la Coldiretti interprovinciale ha anche rafforzato la presenza dei propri addetti presso gli uffici zona di Novara e Oleggio per accogliere tutte le segnalazioni e denunce di danni da parte delle imprese colpite.
Come detto, l’improvvisa tromba d’aria ha colpito un’ampia porzione del territorio novarese, abbattendosi in particolare su Cameri, Bellinzago e Caltignaga, ma lambendo anche il territorio della città capoluogo (tra Agognate e Vignale) e non risparmiando neppure l’est Sesia, con San Pietro Mosezzo, Carpignano, Biandrate, Castellazzo e Vicolungo, Mandello e Casaleggio.
Colpite con violenza anche le strutture dell’Istituto Agrario “Bonfantini” alle porte di Novara, importante punto di riferimento per la formazione nel settore primario.

Per l’agricoltura è un’estate da dimenticare: la violenta tromba d’aria è arrivata, infatti, nel mezzo di un periodo critico per le coltivazioni, che anche nella nostra provincia iniziano a patire gli effetti di una siccità che, certo, le precipitazioni brevi e violente non possono mitigare: e così, ai danni della grandinata si aggiunge la preoccupazione per gli effetti del clima secco sul mais (già stimate perdite di raccolto intorno al 30%), sulla produzione di fieno e persino su quella di latte (lo stress da caldo causa nelle vacche, complice anche l’inappetenza, una perdita di produzione che può raggiungere anche il 15-20%).

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