Anche quest’anno sarà il riso novarese a salire dal piano all’Alpe, sulle vette della Valsesia, per un evento speciale, che si ripete ormai da tempo: è la tradizionale ‘risottata’ in occasione della tradizionale giornata che a Rima San Giuseppe dedica, appunto, al riso sabato 22 agosto (condizioni meteo permettendo).
Non a caso, la manifestazione promossa dalla Pro Loco di Rima si chiama ‘Risotto in Piazza’.
Ma non solo: a sovrintendere la cucina un ‘cuoco’ davvero eccezionale: infatti, ci sarà come ogni anno il vescovo Franco Giulio Brambilla, da sempre legato al paesino dell’alta Val Sermenza.
L’evento inizia poco dopo le 12 ed è aperto a tutti, come sempre a un prezzo popolare.
“Ringraziamo la Pro Loco di Rima per aver accettato il dono del nostro riso – commentano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri e Gian Carlo Ramella – che, unito ai sapori della montagna, è importante simbolo di tradizione. Ancor più è un onore poter collaborare alla bella giornata in compagnia del nostro Vescovo, con cui il rapporto è saldo e costante”.
Il riso è stato offerto da Fabrizio Rizzotti, titolare della Cascina Fornace di Vespolate (accreditata a Campagna Amica), che già collabora con istituzioni cristiane di beneficienza del territorio e, proprio il mese scorso, ha accolto presso la sua azienda agricola i ragazzi dei Grest novaresi.
Attraversato dal torrente Sermenza, il comune di Rima San Giuseppe ha origini walser (Arimmu o Ind Rimmu è il nome nell’antica lingua germanofona) e conta 69 abitanti: si trova in provincia di Vercelli, ma appartiene alla diocesi di Novara, come l’intera Valsesia.
L’origine è antica, in quanto il borgo fu fondato nel 1300 dai walser di Alagna. La parte più alta del territorio di Rima San Giuseppe è compresa nel Parco naturale Alta Valsesia.
“I sapori sono una componente importante, così pure come il punto di contatto che, nella nostra diocesi, accomuna la pianura del riso ai sapori delle vette alpine: e ‘Risotto in piazza’ ne è esempio. Ancora, va sottolineata l’unicità del risotto come importante prodotto bandiera della nostra tradizione e della cucina del nord Italia: due terzi della popolazione mondiale si nutre di riso, ma il risotto è davvero una nostra peculiarità italiana, che tutto il mondo ci invidia”.
