24 Ottobre 2015
TERRITORIO

Oggi in visita nelle risaie di Vespolate e nelle imprese di Sillavengo per conoscere il riso e i salumi ‘made in Novara’, ospiti rispettivamente delle aziende agricole di Fabrizio Rizzotti, (presidente interprovinciale dell’Associazione Agrimercato) e Valsesia, della famiglia Bergamaschi: è attesa per questo pomeriggio la delegazione francese di Saint Marcel, in questi giorni in Italia per il trentesimo anniversario del gemellaggio con Romentino.
“Una visita che il nostro Comune si onora di ospitare” sottolinea il sindaco di Vespolate Pierluigi Migliavacca “e ancor più in un’azienda risicola che, da generazioni, produce sul territorio riso di grande qualità: essa è simbolo stesso di tradizione che si tramanda di padre in figlio: oggi al timone ci sono Fabrizio e Luca Rizzotti, che hanno dato profonda innovazione all’impresa, oggi trasformatrice diretta del proprio riso nel segno di attenzione al territorio, all’ambiente e alla vendita diretta al consumatore.
E’ un modello che merita di essere ripreso anche da altre imprese agricole. Vanno inoltre sviluppati, specie in territori fortemente rurali come il nostro, l’interesse e la pratica di un’agricoltura multifunzionale: essa rappresenta un grande valore per il territorio e, oltre a costituire un’opportunità per le imprese agricole, è un importante valore economico e sociale”.

Sulla medesima lunghezza d’onda Ivo Zanetta, sindaco di Sillavengo: “L’agricoltura è distintiva per il nostro territorio e l’azienda agricola della famiglia Bergamaschi è meta assidua di chi apprezza i salumi tipici, prodotti secondo i canoni di ruralità e artigianalità: un’impresa agricola a conduzione familiare che produce e trasforma direttamente, con un controllo scrupoloso di ogni passaggio della filiera produttiva, dalla coltivazione dei campi alle tecniche di allevamento, fino alla trasformazione. Promuovere l’agricoltura e le imprese porta a ‘fare sistema’ e ha ricadute positive anche sul piano turistico: un turismo che valorizza ogni aspetto culturale legato all’attività agricola e alla sua storia”.

Il direttore interprovinciale di Coldiretti Gian Carlo Ramella sottolinea come “le nostre imprese agricole costituiscono un valore economico e identitario, un tassello importante in un’agricoltura italiana che lega il passato al futuro ed è artefice di una multifunzionalità che genera innovazione: ne sono esempio gli agriturismi, gli agriasili, le fattorie didattiche e quanto oggi può sviluppare crescita economica, imprenditoriale e occupazionale nelle nostre terre. Imprese, inoltre, che portano avanti il grande valore del turismo rurale, facendo apprezzare gli storici fabbricati e quelli che possono essere considerati veri monumenti storici presenti sul territorio”.

Ciò che vivono oggi gli ospiti francesi (e non solo loro) è una giornata agricola al 100%: dalle 10.30 alle 18.30, a Romentino è in corso, all’interno dell’esposizione dei prodotti locali “Expo Romentino”, un’edizione speciale dell’AgriMercato di Campagna Amica, con la presenza dello stesso Rizzotti e della Cascina Fornace e delle aziende Vignarello del dottor Giovanni Cusaro, Fattoriamo di Vittoria Riboni a Premia, Cascina Dulcamara di Romentino, az. agr. Paolo Caviggioli. Contestualmente all’apertura del Mercato Agricolo, ci sarà il corteo per le vie della cittadina che, accompagnato dalla Banda Margherita di Cameri, partirà da piazza Saint Marcel per raggiungere piazza Paolo Bonomi, intitolata appunto al fondatore romentinese della Coldiretti nazionale. Il riso della pianura novarese sarà protagonista anche del risotto che sarà preparato a cura della Pro Loco. Poi, nel pomeriggio, la partenza per la visita alle aziende ‘Cascina Fornace’ a Vespolate e ‘Valsesia’ a Sillavengo.

“Il poter toccare con mano la tradizione produttiva dei territori, l’impegno dei nostri imprenditori agricoli, la trasformazione diretta costituisce un valore aggiunto di informazione e di esperienza, che è bene far conoscere agli ospiti stranieri che visitano i nostri paesi” sottolineano Alfredo Saracco, presidente della sezione Coldiretti di Vespolate (anch’egli ha intrapreso nella sua azienda la vendita diretta, di orticole). “Un principio che, certo, merita di diventare focale per tutti i gemellaggi che interessano le nostre realtà territoriali: anche così si fa conoscere il made in Italy alimentare e lo si promuove all’estero, come simbolo di cultura e identità delle nostre terre.

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