25 Luglio 2013
TARES

Vespolate è uno dei primi comuni virtuosi che, riconoscendo la strategicità delle imprese agricole, ha deciso di esentare i locali adibiti esclusivamente ad uso agricolo per la conservazione dei prodotti, ricovero del bestiame e custodia degli attrezzi, condotti da imprenditori agricoli. Di ciò va dato merito all’intera amministrazione comunale, in particolare il sindaco Pierluigi Migliavacca  e l’assessore al bilancio Gianluca Volta.
A parlare è Alfredo Saracco, presidente della locale Coldiretti  di Vespolate, a proposito del nuovo tributo sui rifiuti e sui servizi (Tares).
Lo scorso aprile, Coldiretti aveva sollecitato con una lettera tutti i Comuni del Novarese e del Vco a tenere in considerazione le istanze delle imprese agricole e la strategicità delle stesse per l’economia del territorio rurale missiva in cui la stessa federazione interprovinciale si faceva portavoce delle giustificate preoccupazioni manifestate dalle imprese agricole in relazione alla nuova tassa, che andrà a gravare in modo pesante sull’operatività delle stesse”. A tale proposito Coldiretti aveva chiesto alle municipalità del comprensorio “di voler valutare e prevedere le adeguate esenzioni e riduzioni tariffarie in ordine all’applicazione della Tares per il settore agricolo”.
Sul tema, Coldiretti ha avviato una serie di riunioni  con le Amministrazioni comunali al quale hanno partecipato il direttore Ramella e il responsabile del patronato Epaca Paolo Favini: i primi si sono svolti a Vespolate, Novara, Biandrate e Granozzo con Monticello.
                                                                                              
L’applicazione della Tares alle imprese rurali suscita, del resto più d’una perplessità, “in primis perchè i servizi specifici di raccolta e smaltimento rifiuti per le aziende agricole sono svolti da imprese specializzate in materia e comportano alti costi totalmente a carico delle imprese agricole”.
Del resto – puntualizza ancora il direttore di Coldiretti – “le novità introdotte nell’ambito della fiscalità, anche comunale, hanno comportato un notevole appesantimento dei tributi che gravano sulle imprese che operano nel settore primario, che nel nostro territorio si trovano a dover affrontare e a doversi destreggiare, anche sotto questo profilo, con una situazione economica sempre più difficile”.
Da qui l’apprezzamento per quanto fatto dal comune di Vespolate, anche per il peso che le imprese agricole rivestono fra le attività produttive del territorio (ben 27 realtà su 69 operano in agricoltura): del resto, si tratta di un atto previsto e reso possibile dal legislatore che, rilevando le peculiari caratteristiche del settore primario, ha espressamente riconosciuto ai Comuni la facoltà di prevedere – oltre alle esenzioni stabilite dalla normativa in materia – ulteriori esenzioni e riduzioni, ad esempio per i fabbricati rurali ad uso abitativo.
“Quanto disposto dal Comune di Vespolate è un concreto segnale di impegno verso un settore primario ce mai come ora appare strategico per la ripresa del nostro Paese, in quanto produttore di economia reale: ora ci aspettiamo che altre amministrazioni comunali seguano questa via”.

Con Vespolate, inoltre, “è in essere un percorso di confronto sulle principali tematiche che interessano l’agricoltura locale: tra queste, vorrei sottolineare in particolare l’idea di ricostituire il consorzio per valorizzare le strade rurali, con il duplice fine di assicurarne un’ottimale fruibilità alle imprese e promuovere fra i cittadini nuovi itinerari nelle nostre campagne, con benefici anche dal punto di vista dell’attrattività turistica”

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