16 Settembre 2013
SOSPENSIONE CALENDARIO VENATORIO

La sospensione del calendario venatorio in seguito ad una decisione del Tar aggiunge difficoltà ulteriori in una realtà così fortemente colpita dall’esponenziale aumento dei danni all’agricoltura e all’ambiente ed agli incidenti stradali causati dalla selvaggina”.
Lo sottolinea la Coldiretti di Novara e Vco attraverso il vicepresidente Antonio Ferrari (che ha delega per le problematiche legate alla fauna selvatica): il riferimento è alla decisione del Tribunale Amministrativo Regionale che, di fatto, blocca ad oggi ogni tipo di caccia, compresa quella selettiva per i cinghiali o per i caprioli.
Dunque, il Tar del Piemonte ha recepito tutti i rilevi posti dalle associazioni LAC Lega per l’abolizione della caccia e Pro Natura e, conseguentemente, ha sospeso il calendario di caccia relativo alla stagione 2013-2014 e tutti gli atti connessi, tra cui quelli inerenti la caccia di selezione agli ungulati, la caccia della fauna alpina, ecc.  
                                                                               
“Come ribadito dai nostri vertici regionali, prendiamo atto della decisone del Tar del Piemonte di sospendere il calendario venatorio regionale e chiediamo alla Giunta Regionale Piemontese di provvedere già nel corso della prossima seduta a recepire i rilievi del Tar Piemonte e ad adottare gli atti amministrativi necessari per accogliere le istanze evidenziate”.
Come sottolineano il direttore Gian Carlo Ramella e il vicepresidente Ferrari, “le nostre imprese si rendono perfettamente conto che non è solo la normale attività venatoria che può risolvere una problematica così grave ed anche per questo, in questi anni, abbiamo sollecitato più volte tutti gli Enti preposti, per interventi straordinari urgenti anche con catture di rispetto ambientale e proponendo le sterilizzazioni, ma è ovvio che il non esercizio della caccia vada a gravare tale situazione”.
Coldiretti Piemonte ricorda, a tal fine che la Regione è notevolmente in ritardo nel versamento dei fondi utili al pagamento dei danni agricoli, così come sono ormai tre anni che non vengono più indennizzate le persone e gli automezzi coinvolti negli incidenti stradali con selvatici, cinghiali in particolar modo.
Un problema che, com’è noto, assume carattere di particolare recrudescenza nel comprensorio delle due province di Novara e Vco: “Le invasioni di cinghiali, caprioli ed animali selvatici sono ripetute: costringono gli imprenditori agricoli a continue risemine e devastano i raccolti, nei campi di mais, come nei prati a fieno, come in vigna: inoltre, lo ripeto, questi animali rappresentano un rischio per gli automobilisti che percorrono le strade delle nostre province”.

Coldiretti ricorda infine che il Piemonte è senza una legge regionale che disciplini l’attività venatoria da oltre un anno: “Una legge indispensabile per il rispetto dell’equilibrio ambientale che non può continuare ad essere ignorato – conclude Ferrari - così come è necessario che vengano attuati sul territorio seri interventi di prevenzione per i danni. Le ultime promesse, in questo senso, le abbiamo ricevute dalla Provincia di Novara solo pochi giorni fa, nella riunione che ha visto anche la partecipazione di numerosi sindaci del territorio: ora aspettiamo la convocazione del tavolo ristretto che si dovrà occupare del tema, ma soprattutto vogliamo vedere fatti concreti dopo tante, troppe parole”

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