Anche nel Novarese e Vco la siccità non sta lasciando tregua creando una serie criticità a diverse colture agricole: una situazione comune a tutto il nord-ovest dove, stando alle previsioni, non si segnala pioggia nemmeno nei bollettini a lungo termine, cioè a quindici giorni.
Nelle nostre province la siccità ha condizionato pesantemente diverse colture nelle zone non irrigue del territorio, come la frutta o l’uva da vino (di qualità eccezionale, ma calo del 20% di produzione) e provocato danni molto gravi ai pascoli degli alpeggi in Ossola, Alto Cusio e Verbano.
In pianura, invece, sono attualmente a rischio le semine di grano e orzo, che allo stato attuale risultano pressoché impossibili.
“L’assenza di precipitazioni ha fatto sì che la produzione delle coltivazioni già raccolte sia calata e sta producendo anche problemi alle imprese che si trovano a programmare le semine dei cereali autunno-vernini e dei foraggi” sottolinea il presidente di Coldiretti Novara-Vco Sara Baudo.
Coldiretti Piemonte ha provveduto a segnalare tale situazione alla Regione: le condizioni climatiche, infatti, potrebbero compromettere il rispetto delle regole per accedere ai fondi Pac e ad alcuni bandi del Psr, ovviamente non per volontà dei nostri imprenditori.
All’Assessore Giorgio Ferrero Coldiretti chiede “di farsi portavoce presso gli organi preposti, anche a livello nazionale, per fare in modo che queste cause di forza maggiore non incidano negativamente sulle imprese agricole e che non pesino ulteriormente sulla già grave problematica che si trovano a dover affrontare”.
La caduta della pioggia è più che dimezzata nel nord Italia (-54%): si tratta dell’ultima anomalia del clima pazzo che ha segnato tutto il 2017 durante il quale si sono registrate temperature più alte e precipitazioni nettamente inferiori alla media in tutti i mesi dell’anno.
Il 2017 si appresta dunque a diventare uno degli anni più caldi e siccitosi con il risultato di un autunno del tutto anomalo con le raccolte dei prodotti tipici di stagione, dai tartufi ai funghi, ridotte al minimo, il lago di Viverone ai minimi, mentre con il caldo resistono le zanzare che continuano ancora a pungere e si moltiplicano anche gli insetti dannosi per le piante con una vera invasione biblica della “cimice marmorata asiatica” originaria dalla Cina che si insedia per svernare nelle case in città ma sta anche distruggendo i raccolti nei frutteti, interessando pesantemente anche le coltivazioni di soia e di mais.
