“La preoccupazione di studenti e docenti del ‘Cavallini’ è comprensibile e va approfondita. La scuola di Lesa ha formato generazioni di imprenditori ortoflorovivaistici e fior fior di tecnici, che ora sono pronti a ricambiare. Nello specifico accogliendo gli studenti nelle loro aziende e mettendo loro a disposizione le serre, i frutteti, i vivai e gli orti per svolgervi le prove pratiche, con la supervisione dei professori”.
Lo annunciano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, a commento dello sciopero che gli studenti del ‘Cavallini’ hanno intrapreso per denunciare la situazione in cui versa la scuola e, nello specifico, l’impossibilità di accedere alle aree dove si svolgono le lezioni pratiche.
La scuola è ospitata nel complesso dove sorge la storica Villa Cavallini: lo stesso lascito testamentario contempla la permanenza di una scuola agraria all’interno del parco della Villa, nello specifico un “Istituto di floricoltura e frutticoltura con scuola pratica e campo sperimentale”: un luogo unico, con un parco bellissimo in cui sono visibili gli enormi e centenari esemplari di alberi ed arbusti (platani, faggi, lecci, cedri, araucarie, sequoie alte più di 40 metri, azalee, tassi, magnolie, camelie), sistemato in parte all'italiana e in parte all'inglese con gradinate spettacolari.
“Le scuole agrarie novaresi rappresentano un patrimonio formativo e culturale cui Coldiretti e le imprese agricole tengono particolarmente: per la formazione dei nuovi imprenditori agricoli e dei lavoratori del comparto, fortemente specializzati, servono scuole efficienti e dotate di strumentazioni adeguate. Scuole nei cui programmi, anche extra curricolari, sia costante la possibilità di un approccio pratico con la materia, anche in sinergia con le imprese agricole che operano sul territorio.
Per questo, già nel novembre 2013, abbiamo siglato un protocollo d’intesa con l’istituto Agrario ‘Bonfantini’ di Novara, cui l’Istituto ‘Cavallini’ è legato: protocollo che si propone, fra l’altro, di attuare azioni condivise per “valorizzare la conoscenza teorica e pratica della multifunzionalità dell’agricoltura e la pluralità delle aziende, anche attraverso interventi di confronto con i produttori agricoli del territorio e favorendo, con apposite convenzioni, la possibilità di esperienze formative in azienda agricola per gli studenti”.
