17 Luglio 2014
RISO

La Mobilitazione in difesa del riso italiano ha dato ragione all’impegno di Coldiretti: dopo l’incontro tra i rappresentanti della maggiore organizzazione agricola e il ministro Maurizio Martina (presente a Roma, con il presidente nazionale di Coldiretti Roberto Moncalvo, anche il presidente di Novara-Vco Federico Boieri e una delegazione di risicoltori del territorio), il Governo ha accolto  la richiesta di adozione di misure di salvaguardia europee nei confronti dell'importazione di riso greggio cambogiano del tipo Indica. Il Governo ha  quindi mantenuto l’impegno assunto al termine della Mobilitazione di Coldiretti.

Lo stesso presidente Moncalvo – e con lui Boieri e il direttore di Coldiretti Novara-Vco Gian Carlo Ramella – hanno commentato molto positivamente il documento tecnico sull’impatto delle importazioni a dazio zero inviato alla Commissione europea, dal vice ministro dello Sviluppo Economico, con delega al Commercio estero Carlo Calenda, in collaborazione con il Ministro delle Politiche Agricole Martina.

Nel documento si legge che la richiesta di adozione di misure di salvaguardia è giustificata dal fatto che “nelle ultime 5 campagne le importazioni di riso dalla Cambogia nell’ Unione Europea sono aumentate da 5mila a 181mila tonnellate raggiungendo il 23 per cento di tutto l’import Ue grazie alla completa liberalizzazione tariffaria avvenuta il primo settembre 2009 a favore dei Paesi beneficiari del sistema di preferenze tariffarie generalizzate di cui all’articolo 1, paragrafo, lettera c (EBA) del regolamento UE n.987.
“Con la nostra mobilitazione si è finalmente avviata una procedura a livello comunitario, siamo pronti a sostenere alleanze con le associazioni degli agricoltori dei Paesi Europei produttori di riso come Grecia, Francia, Bulgaria e Spagna  per supportare le iniziative delle istituzioni”, ha affermato Moncalvo nell’ apprezzare la decisa accelerazione impressa dal Governo.

"Dobbiamo lavorare a livello comunitario per l’applicazione della clausola di salvaguardia nei confronti delle importazioni incontrollate ma – concludono i vertici della Coldiretti interprovinciale - anche a livello nazionale dove occorre introdurre l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, dare pubblicità ai nomi delle industrie che utilizzano riso straniero,  ma anche l’istituzione di una unica borsa merci e una forte implementazione dell’attività di promozione dell’Ente Nazionale Risi.
Siamo grati anche alla Regione Piemonte il cui Presidente Sergio Chiamparino e l'Assessore all'Agricoltura Giorgio Ferrero per essere prontamente intervenuti nei confronti del Ministero sostenendo le ragioni della mobilitazione di Coldiretti".

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