Prezzi della carne troppo bassi e capi non più ritirati: è la situazione davanti alla quale si stanno trovando molti allevatori di razza bovina Piemontese.

Coldiretti Novara – Vco si unisce all'allarme lanciato a livello piemontese dall'organizzazione di categoria: “Stiamo parlando della razza storica più famosa: il Piemonte detiene il primato italiano nella valorizzazione delle carni da razze storiche italiane e la zootecnia riveste un ruolo di grande importanza per il tessuto economico regionale” – evidenzia Sara Baudo, Presidente di Coldiretti Novara - Vco.

La Piemontese, infatti, con oltre 315 mila capi in tutto il Piemonte rappresenta la principale razza da carne, oltre ad essere la prima razza autoctona a livello nazionale per numero di capi allevati, raggiungendo il 50% del patrimonio delle razze autoctone italiane da carne. Nelle province del novarese e del Vco sono circa 3 mila i capi di razza Piemontese allevati, e sono diffuse anche altre razze. “Non è ammissibile questa speculazione da parte dei macelli e della Grande Distribuzione Organizzata. Proprio quest’ultima dice di voler valorizzare il prodotto italiano, ma nei fatti, ancora troppo spesso, si trova sugli scaffali dei supermercati carne straniera di capi nati ed allevati in altri Paesi”.

Coldiretti ricorda ai consumatori che anch’essi hanno il potere di scegliere e privilegiare la carne allevata in Italia e localmente, che segue anche disciplinari molto rigorosi: “è fondamentale che i consumatori, per compiere una vera scelta consapevole, leggano attentamente l’etichetta dei prodotti che acquistano da portare in tavola. La Razza Piemontese ha ottenuto anche l’Igp per il Vitellone Piemontese dalla Coscia, a testimonianza di una tradizione alimentare unica, da valorizzare come per tutta la filiera, che rappresenta un vero fiore all’occhiello per la nostra regione”, conclude Baudo.