21 Aprile 2023
Pnrr: serve 1 miliardo per acqua invasi ed energia

Occorre sostenere gli investimenti per il risparmio energetico e idrico nelle aziende agroalimentari

Serve un miliardo per aumentare la raccolta di acqua piovana oggi ferma all’11%, attraverso la realizzazione di invasi che garantiscano acqua per gli usi civili, per la produzione agricola e per generare energia pulita idroelettrica. E’ quanto ha affermato Coldiretti nel corso della cabina di regia Pnrr sul RepowerEu.

 

Con il 2022, che è stato l'anno più secco in Europa da quando ci sono rilevazioni scientifiche, secondo l’allarme lanciato da Copernicus, le risorse Repower EU e Fondo sviluppo e coesione in corso di programmazione con operazioni complementari al Pnrr rappresentano un’opportunità da non sprecare per efficientare la gestione dell’acqua, produrre energia pulita e contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. Gli invasi infatti rappresentano anche una delle forme più sostenibili per l’accumulo di energia ed è fondamentale coinvolgere grandi soggetti come Terna, Enel, Eni in un partenariato utile allo sviluppo della sicurezza energetica e idrica del Paese.

 

“Occorre sostenere gli investimenti per il risparmio energetico e idrico nelle aziende agroalimentari assicurando – spiegano il Presidente di Coldiretti Nivara-Vco Sara Baudo e il Direttore Luciano Salvadori -  un adeguato stanziamento ma anche considerare la produzione di crediti di carbonio e la loro potenziale vendita ad altre aziende, in un’ottica di economia circolare e di sostenibilità del Paese, attraverso scelte amministrative chiare e semplici. Sul tema delle bioenergie è poi necessaria la riapertura della trattativa in sede Ue per inserire nelle deroghe dopo il 2035 accanto ai carburanti sintetici anche i biocarburanti, un settore dove l’Italia è leader realizzando un perfetto modello di economia circolare. Strategico anche lo sviluppo del biometano made in Italy. La riconversione degli impianti esistenti di biogas coinvolge circa 1.500 imprese che in passato hanno investito nel settore e che possono con questo progetto continuare ad assicurare una quota di energia da fonti rinnovabili e indipendente dalle importazioni, soprattutto se si riuscirà ad accelerare le operazioni di allaccio alla rete gas e di ridurre i costi. In tale ottica è necessario confermare l’incentivo in conto esercizio almeno fino al 2028 per stimolare l’industria nazionale ad investire nel settore. Sul fotovoltaico è importante assicurare continuità alla misura che prevede incentivi per le aziende agricole che installano pannelli fotovoltaici sui tetti di aziende, stalle e cascine, assieme allo sviluppo delle comunità energetiche rurali. All’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza è necessario anche il finanziamento per almeno 200 milioni di euro del bando per la logistica, elemento centrale per la competitività di tutto il sistema, ma anche assicurare il sostegno più largo possibile ai progetti del V bando dei contratti di filiera del Masaf. Nello stabilire il nuovo riparto delle risorse del RepowerEU, così come nella revisione del Pnrr e dei fondi strutturali, è dunque strategico poter raddoppiare i fondi per il settore agricolo dando fiducia a un comparto vitale, che sta dimostrando di credere nel Paese”.

 

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