Va modificato l’approccio attuale consentendo alle imprese di agire secondo principi di gradualità e sostenibilità
Il Piano regionale di Qualità dell’Aria rischia di generare, in relazione ad alcuni obblighi, un impatto negativo sulle imprese in particolare, secondo le attuali regole, su quelle zootecniche della nostra Regione che dovrebbero sostenere degli investimenti economici rilevanti, per cui è necessario adottare metodologie alternative, anche incentivando una preventiva azione di sperimentazione. E’ quanto afferma Coldiretti Piemonte nell’inviare una specifica lettera al governatore, Alberto Cirio, all’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati, e all’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa.
“Come abbiamo già ribadito negli incontri e nelle comunicazioni precedenti, è indispensabile e non più rinviabile l’eliminazione dell’obbligo di copertura della concimaia – affermano il Presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il Direttore Luciano Salvadori - La costruzione di tali strutture, oltre ad avere dei costi insostenibili per le imprese, avrebbe anche un significativo impatto in termini paesaggistico-ambientali”.
“Va, quindi, modificato l’approccio attuale consentendo alle imprese di agire secondo principi di gradualità e sostenibilità, ovvero è necessario creare i presupposti affinché ogni singola realtà possa, attraverso un maggior equilibrio, ottimizzare il processo gestionale. Le aziende agricole, ed in particolare quelle zootecniche, stanno già attraversando un difficile momento economico, ed è impensabile, quindi, gravare su di loro con ulteriori spese ed investimenti”, concludono Tofi e Salvadori.