NOVARA VCO (jf) – Meno soldi da Agea. L’Agenzia regionale per i pagamenti in agricoltura, deputata ad erogare le integrazioni al reddito delle aziende agricole previste dalla Pac, non ha corrisposto le cifre attese dalle imprese agricole facendo leva su presunte anomalie riconducibili alla “gissatura” delle superfici interessate con le fotografie aeree.
“Un provvedimento incredibile, che rischia di penalizzare fortemente le imprese agricole, in molti casi penalizzate in quote anche superiori al 10% della somma dovuta” dice il direttore della Coldiretti interprovinciale Diego Furia.
“Il caso è abbastanza complesso” dice il responsabile dei Centri Assistenza Agricola di Coldiretti Novara e Vco Claudio Salsa.
“In pratica, Agea ha provveduto a rivedere le situazioni catastali gissando con nuove fotografie aeree ad alta definizione le superfici agricole richieste a premio, confrontando poi i rilevamenti con i reticoli catastali.
Secondo Agea, questa comparazione ha prodotto scostamenti tali da ridurre notevolmente i pagamenti, e in alcuni casi ad impedire gli stessi.
Questa operazione è stata fatta per il momento solo sulle province di Novara, Vercelli e Torino. Come si temeva, purtroppo queste operazioni, condotte da soggetti terzi, hanno prodotto il risultato di generare, nel territorio delle tre province, 450.000 particelle catastali in anomalia.
Da parte nostra, come Coldiretti Novara, abbiamo verificato alcune aziende campione e abbiamo scoperto che Agea ha lavorato veramente male, generando essenzialmente anomalie del tipo P36.2 (ovvero superficie dichiarata maggiore di quella accertata)”.
Ma cosa ha determinato gli errori di Agea? In parole povere, la verifica tra la superficie catastale e la gissatura aerea si è svolta in modo errato, sovrapponendo in modo non corretto la gissatura stessa rispetto al reticolo catastale e generando così degli scostamenti.
“Sul solo territorio di Novara, le anomalie quantificate per le sole imprese associate a Coldiretti ammontano ad oltre 100 mila” dice Salsa. “In un simile contesto di numeri, è impensabile che una singola struttura Caa possa provvedere a ricorreggere le anomalie nei tempi dovuti od accettabili per le imprese.
Il sistema è stato ideato in maniera tale che il CAA (Centro Assistenza Agricola) è l’ultimo anello della catena, e pertanto è colui che deve sistemare le inefficienze di tutta la catena.
Chi ha sbagliato dovrà risolvere in prima persona questa situazione: ovviamente siamo sempre disponibili a garantire ogni tipo di supporto ai nostri soci”.
“Chiediamo che venga rivista l’intera procedura – conclude il direttore Furia – e assicuriamo alle imprese associate che non staremo a guardare. Coldiretti agirà in tutti i modi possibili affinchè questa palese distorsione del sistema venga risolta senza che a pagare i conti siano le imprese agricole”.
20 Gennaio 2009
NOVARA VCO, AGEA /ARPEA NON INTENDONO PAGARE LA TOTALITA’ DEI PREMI PAC ALLE IMPRESE AGRICOLE E SI APPELLANO A PRESUNTE ANOMALIE. COLDIRETTI: “E’ UNA POSIZIONE INACCETTABILE”
