29 Maggio 2020
Necessari aiuti per il settore vino: serve liquidità per salvare cantine.

“In Piemonte abbiamo quantificato che il settore vino ha subìto perdite fino all’80% tra export mancati e Ho.Re.Ca (Hotel, ristorazione e caffetterie e bar) fermi. I nostri sono vini pregiati, che spesso vengono consumati in ristoranti e alberghi, e per questo motivo hanno subìto un grave danno”, spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara-Vco.

“È il momento di aiutare le aziende: Iva agevolata e un credito di imposta per i crediti inesigibili derivanti dalla crisi Covid-19 sono alcune delle proposte formulate da Coldiretti che è impegnata nella campagna #iobevoitaliano per promuovere gli acquisti. Serve, però, anche sostenere con massicci investimenti pubblici e privati la ripresa delle esportazioni con un piano straordinario di comunicazione sul vino che rappresenta da sempre all’estero un elemento di traino per l’intero Made in Italy, alimentare e non. La nostra Organizzazione ha presentato al Governo il piano salva vigneti: per il Piemonte in gioco c’è la sopravvivenza di 14 mila imprese con oltre 43 mila ettari di superficie vitata e una produzione di 2,5 milioni di ettolitri”.

Il settore vitivinicolo è in sofferenza in tutta Italia: secondo i dati dell’indagine Coldiretti/Ixe’ sugli effetti dell’emergenza coronavirus, in riferimento allo studio Mediobanca sul settore, emerge che quasi 4 cantine italiane su 10 (39%) registrano un deciso calo dell’attività con un pericoloso l’allarme liquidità che mette a rischio il futuro del vino italiano, dal quale nascono opportunità di occupazione per 1,3 milioni di persone, dalla vigna al bicchiere.

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