29 Gennaio 2020
Gli agricoltori di Coldiretti delle province di Novara, del Vco, di Vercelli e Biella a Verona per chiedere una task force contro gli insetti alieni

C’erano anche un centinaio di agricoltori provenienti dalle province di Novara e del Vco questa mattina tra le migliaia che sono arrivati a Verona con i loro trattori dalle diverse regioni per portare attenzione sulla strage senza precedenti provocata dall’arrivo di specie aliene che rovinano i raccolti. Occasione della mobilitazione è stata l’apertura di Fieragricola, la più grande manifestazione dedicata al settore in Italia, alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova, dei presidenti di diverse regioni e dell’assessore all’Ambiente, Energia, Innovazione e Ricerca della regione Piemonte Matteo Marnati.

In questa giornata è stato diffuso anche il Rapporto “Clima: la strage provocata dalle specie aliene nelle campagne italiane”, in cui Coldiretti ha calcolato che l’invasione di insetti e organismi alieni portati nelle campagne italiane dai cambiamenti climatici e dalla globalizzazione degli scambi, nel solo 2019 ha causato in Italia danni per oltre un miliardo di euro, con effetti gravi e di lungo periodo sul piano ambientale, paesaggistico ed economico.

Tra gli insetti che hanno colpito di più c’è la cimice asiatica, che in Piemonte ha fatto danni che ammontano a 180 milioni di euro per un totale di 13500 imprese coinvolte, colpendo frutta, piante in vivaio, soia e mais. Dal 2018 Coldiretti Piemonte, insieme al Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell'Università degli Studi di Torino, a Fondazione Agrion e al Gruppo Ferrero hanno istituito un osservatorio per allargare e approfondire la ricerca sulle strategie di lotta alla cimice asiatica.
“Sono state installate centinaia di trappole, anche nella provincia di Novara”, spiega Sara Baudo, presidente di Coldiretti Novara – Vco. "Grazie alle catture si è monitorato il ciclo di vita delle cimici e si è studiato quando procedere ai trattamenti in maniera più efficace e tempestiva per poterle colpire, diminuendo in modo significativo trattamenti e danni. L’emergenza però continua, sia per il rischio di arrivo di nuovi insetti alieni, sia per la loro maggiore sopravvivenza a causa del clima più caldi. Oggi le nostre province sono funestate anche dalla Popillia Japonica, altro insetto voracissimo che si nutre di tutte le parti della pianta e che questa estate non ha dato tregua a nessuna delle nostre produzioni.
Insieme alle altre federazioni provinciali ci siamo attivati per chiedere ai Prefetti un tavolo di lavoro cui affidare l’individuazione delle iniziative necessarie a contrastare la diffusione incontrollata della cimice asiatica, sottoponendo loro il
Piano straordinario di lotta alla cimice asiatica, predisposto dalla Coldiretti nazionale. Serve però un cambio di passo rapido nelle misure di prevenzione e di intervento, sia a livello comunitario sia nazionale, con l’avvio di una apposita task force. Considerata la gravità della situazione è indispensabile aprire il confronto anche con le istituzioni europee coinvolgendo l’UE sia per quanto riguarda gli aiuti alle imprese danneggiate che per i controlli alle frontiere comunitarie, necessari a contrastare l’arrivo di altri insetti dannosi e l’import di frutta e ortaggi trattati con antiparassitari vietati in Italia. Una politica europea troppo permissiva sta consentendo l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici nell’Ue senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono, invece, superare i prodotti nazionali quando vengono esportati con estenuanti negoziati e dossier che durano anni”, conclude Baudo, che ricorda come si attenda la decisione del Ministero dell’Ambiente che, sentiti il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e il Ministero della Salute, deve emanare le linee guida per il via libera all’inizio della lotta alla cimice con la vespa samurai, suo antagonista naturale.

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