29 anni, laureata in filosofia, membro dell’Institute of Wines and Spirits di Londra, viticoltrice a Maggiora e una passione che lega vino e territorio: Marina Olwen Fogarty l’ha tradotta nel progetto di una start-up di successo, che le è valso il secondo premio nazionale al concorso WE – Progetti delle donne, lanciato lo scorso mese di luglio con il fine di sviluppare ed evidenziare le capacità progettuali ‘al femminile’ nell’avvicinarsi dell’appuntamento con Expo2015.
Oggi Marina è impegnata nell’impresa di famiglia con i fratelli Francis e Miriam: si tratta dell’azienda vinicola ‘Vallana’, guidata dalla mamma Giuseppina, da sempre associata a Coldiretti.
Ispirati dall’eredità dei loro antenati, i Vallana-Fogarty hanno raccolto la sfida di portare la tradizione di famiglia alla nuova generazione: i vini prodotti sono il Colline Novaresi doc nelle tipologie Rosso e Spanna, il Boca doc e il Gattinara docg.
Due i tipi di progetti che il concorso mirava a promuovere: quelli, appunto, legati all’idea di start-up (“Progetti delle Donne”) e quelli già in essere (Progetti per le Donne): l’iniziativa ha avuto un’ottima adesione, con la presentazione di ben 100 progetti. E tra questi, fra i tre vincitori, c’è quello di Marina Olwen Fogarty, “Alto Piemonte. Al-Top!”, un polo dedicato alle eccellenze enogastronomiche dell’Alto Piemonte.
Ad assegnare i riconoscimenti, lo scorso 12 febbraio a Milano, una giuria composta da 15 membri e presieduta da Diana Bracco, Presidente di Expo 2015 S.p.A. e Commissario Generale di Sezione di Padiglione Italia. Come spiega l’autrice, che è componente di Coldiretti Donne Impresa Novara Vco, “il progetto ha due obiettivi: il primo è la produzione sostenibile di vino Dop e la creazione di un polo culturale/vetrina dedicato alle eccellenze dell'Alto Piemonte. Si parte dalla costituzione di un’azienda viticola in Alto Piemonte in sinergia con l’azienda vinicola Vallana di Giuseppina Vallana. Perché investire sul vino in Alto Piemonte? Qui nascono vini di altissima qualità con il potenziale di invecchiamento tra i più alti al mondo; il vino viaggia nel tempo, resiste agli spostamenti, oltrepassa i confini: ecco perché è il prodotto che per eccellenza comunica le tradizioni e la storia del proprio territorio al mercato globale diventando il traino degli altri prodotti. Il vino di un territorio invita a scoprirne la cultura e la gastronomia; la viticoltura ispirerà un modello produttivo sostenibile con particolare attenzione alla (ri)fertilizzazione dei suoli, azzeramento dell'inquinamento, riciclaggio sostenibile degli scarti di produzione. Tale modello sarà applicabile per il recupero di suoli consumati da agricolture intensive”.
Tra i punti chiave del progetto vi è la creazione “di un polo culturale sito in un parco di grande pregio paesaggistico nel cuore del Boca doc. Il Polo sarà un centro ove promuovere il vino dell’Alto Piemonte e i suoi prodotti agroalimentari in collaborazione con aziende locali che desiderano una vetrina di eccellenza, con posizione strategica di richiamo turistico”.
Federico Boieri, presidente interprovinciale di Coldiretti e Michela Rossi, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Novara Vco sottolineano “la grande importanza di questo premio, che proietta ancor più il nostro territorio e le imprese di Coldiretti verso l’ormai vicino appuntamento di Expo 2015. Un progetto che evidenzia la capacità progettuale che un’imprenditrice agricola ha saputo mettere a disposizione del territorio, valorizzandone le peculiarità e scommettendo su criteri vincenti come la connessione territoriale e una multisettorialità che non dimentica ambiti importanti, come il turismo e l’internazionalizzazione”.
