5 Luglio 2013
IL “CORAGGIO” DELL’AGRICOLTURA ITALIANA

Tanti i temi affrontati, numerosa la partecipazione del territorio. Si svolta ieri a Roma l’Assemblea Nazionale di Coldiretti che, davanti ad una platea di 15 mila persone al Palalottomatica, ha visto la relazione del presidente Sergio Marini e la partecipazione di numerosi esponenti del Governo (c’erano i ministri Zanonato (sviluppo economico), Lorenzin (salute), Orlando (ambiente) e De Girolamo (politiche agricole).

Al centro dell’appuntamento gli effetti di una crisi epocale sui consumi alimentari, sulla perdita di marchi storici del Made in Italy, i rischi di frodi, contraffazioni e degli Ogm, ma anche gli elementi di successo del modello di sviluppo dell’agricoltura italiana che è l’unico settore a far registrare un aumento nel Pil, nelle esportazioni e nell’offerta di lavoro, come emerge dal Dossier predisposto per l’Assemblea.

Dal ogni angolo delle due province di Novara-Vco sono scesi in pullman numerosi imprenditori agricoli: con loro i dirigenti della federazione interprovinciale e il direttore Gian Carlo Ramella.
L’agricoltura - ha sottolineato Marini - è l’unico settore che dimostra segni di vitalità economica con una variazione tendenziale positiva del Pil (+0,1%) ed un aumento degli occupati dipendenti complessivi (+0,7%), in netta controtendenza rispetto agli altri comparti nel primo trimestre dell’anno. Una conferma  della validità e della modernità del modello di sviluppo agricolo Made in Italy che è fondato sul valorizzazione dell’identità, della qualità, delle specificità e che può rappresentare un riferimento anche per gli altri settori per affrontare e vincere la competizione internazionale. Dentro l’agricoltura non c’è ancora un reddito adeguato ma c’è legittimamente quella visione di futuro e di prospettive e di fiducia che non c’è negli altri settori: ecco perché aumenta l’occupazione giovanile, ecco perché le multinazionali arrivano invece che andarsene, ecco perché aumenta chi frequenta le scuole di agricoltura”.

Concetti condivisi anche a livello territoriale. Il direttore Ramella: Come è emerso in Assemblea, l’agricoltura non ha solo una funzione economica ma anche sociale ed ambientale che migliora la qualità della vita di tutti i cittadini in termini di sicurezza, coesione, relazioni, paesaggio ed in generale aiuta a stare bene. Una serie di funzioni pubbliche a vantaggio della collettività, componenti che in un momento di crisi valgono molto e che sono l’unica e vera motivazione per cui l’agricoltura merita una particolare attenzione sulle normative fiscali a partire dall’Imu”.

“L’assemblea di oggi – conclude la Coldiretti inteprovinciale – ha tracciato il bilancio di quanto sinora realizzato e dato importanti obiettivi per il futuro, che andranno trasferiti anche a livello territoriale. Siamo consapevoli dell’impegno che il nostro comprensorio è chiamato a svolgere per difendere l’agricoltura, valorizzandola come un settore strategico per l’economia, anche in vista della ripresa economica che ormai non può più tardare”.

L’importante incontro si è concluso nel primo pomeriggio: la numerosa delegazione scesa da Novara e dal Vco ha fatto rientro in nottata.

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