5 Dicembre 2014
GORGONZOLA

“Con il fallimento dell’azienda Santi dichiarato dal Tribunale di Novara si perde un riferimento storico per il mondo del Gorgonzola, ma anche per l’intera filiera del latte novarese. E’ la di storia più che centenaria di una realtà che ha contribuito a far conoscere nel mondo il celebre formaggio erborinato e a far crescere le imprese del territorio che conferivano quotidianamente il latte al caseificio: piccole realtà, un tempo, che nei decenni si sono sviluppate come aziende-modello con centinaia di capi bovini allevati”.
Così Federico Boieri, presidente della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco, commenta la notizia che riferisce del fallimento dello storico produttore di Gorgonzola, il cui stabilimento si trova sul territorio del comune di Cameri, alle porte della città capoluogo. 

“Quando scompaiono simili realtà – continua Boieri - c’è sempre molto rammarico. Realtà che hanno portato altre imprese a crescere e che, con il loro marchio, hanno mantenuto per decenni una tradizione che si traduce in identità culturale per il territorio. A ciò va ovviamente aggiunta la pesante situazione dal punto di vista occupazionale, con la messa in mobilità di oltre sessanta dipendenti”.

La storia del caseificio ‘Santi’ inizia nel 1898. 116 anni fa, Luigi Santi, figlio di Ercole, fondava una società di stagionatura del Gorgonzola dopo aver appreso dall’esperienza paterna tutti i segreti del mestiere di casaro. Esperienza poi trasmessa al figlio, omonimo del nonno: Ercole Santi avviò nel 1964 a Oleggio il primo caseificio di produzione del Gorgonzola Santi Quattrorose, poi quello di Garbagna e nel 1980 quello di Cameri, fino ad oggi la sede principale.

Una notizia che lascia l’amaro in bocca “soprattutto a fronte delle buone performance di mercato che distinguono il Gorgonzola sui mercati internazionali, grazie alla tradizione che lo distingue e alla bontà del latte che lo compone, gli allevamenti bovini da latte sono ancora sotto tensione per via dell’estenuante protrarsi delle trattative sul prezzo del latte stesso: i dati relativi all’export confermano infatti il Gorgonzola sul podio dei prodotti agroalimentari made in Italy” che hanno registrato le migliori performance riguardo all’export (+8%) nel primo semestre 2014.

Il presidente Boieri si sofferma sulla “necessità di riflettere di  fronte a questa perdita e, al tempo, sull’importanza di tutelare un’intera filiera, quella del latte novarese destinato a produrre Gorgonzola, che è tuttora simbolo nel mondo della nostra identità territoriale. Novara è, nell’immaginario comune – ma anche nella realtà - la provincia “del riso e del Gorgonzola”, quest’ultimo prodotto in assoluta maggioranza entro i confini del territorio. Ma non esiste Gorgonzola senza il latte munto nelle zone di produzione, come prevede il disciplinare. E va ricordato che il settore vive una fase di grande incertezza, essendo ormai passati 3 mesi dalla scadenza dell’ultimo accordo lombardo e nazionale che fissava a circa 45 centesimi il valore di un litro di latte. I presupposti per dare respiro ai produttori di latte sul territorio ci sono tutti. E garantire futuro al settore è davvero nell’interesse di tutti”.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi