28 Gennaio 2015
GIOVANI IMPRESA

Uno dei momenti conviviali ‘tra giovani’ per eccellenza si è trasformato, ieri sera (martedì 27), in un’occasione di confronto e di incontro per individuare nuove progettualità e rafforzare una conoscenza reciproca.
Scelta non casuale quella della ‘pizzata’ che, a Novara, ha riunito decine di giovani imprenditori agricoli della zona della Bassa, anche alla luce dell’azione di Coldiretti a sostegno del riconoscimento della ‘vera pizza italiana’ quale patrimonio dell’Unesco. Gli stessi giovani di Coldiretti hanno contribuito all’operazione di raccolta firme che compongono la petizione.
Erano presenti all’incontro anche il presidente della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri e il direttore Gian Carlo Ramella.

Soprattutto, è stata l’occasione per tutti di conoscere la nuova Delegato per Coldiretti Giovani Impresa di Novara e del Vco: è Sara Baudo, 28 anni, eletta il 29 novembre scorso a Borgomanero dai Delegati delle sezioni territoriali: verbanese di nascita, conduce, con il fratello e alla sua famiglia a Oleggio, dove risiede, un’avviata impresa agricola specializzata nell’allevamento delle vacche da latte, occupandosi principalmente della gestione amministrativa dell’azienda e, per l’attività di allevamento, della gestione della ’vitellaia’, ossia di quella particolare e delicata fase che va dalla nascita allo svezzamento dei vitelli che sono destinati a diventare bovine da la latte e riproduzione. 

“Il tema dello sviluppo dell’imprenditoria giovanile agricola è reale e attuale” commentano il presidente Boieri e il direttore Ramella.
“Le giovani imprese sono sempre più innovative e multifunzionali e gli stessi giovani sono alla ricerca di nuova terra da coltivare: in questo senso vanno lette positivamente i recenti provvedimenti legislativi che dispongono la vendita o dall’affitto dei terreni agricoli pubblici che potranno far nascere in Italia oltre diecimila nuove imprese agricole condotte da giovani”.
I primi segnali di un’inversione di tendenza sono arrivati con il decreto Terrevive, a favore degli under 40 che potranno riconvertire ben 5.500 ettari di terreni abbandonati. 
Si tratta di un primo passo verso una politica più attenta alle aspettative dei tanti giovani che possono ridare slancio e competitività all’agricoltura del nostro Paese. Un passo che deve segnare un cammino costante di politiche volte a favorire un’agricoltura sempre più sostenibile e attenta alle generazioni presenti e future.

Conclude la Delegata Sara Baudo: “Mai come oggi i temi del cibo e della terra sono tornati centrali. Gli occhi di tutti sono puntati dunque sui giovani agricoltori che rappresentano, in  questo delicatissimo momento di rilancio della nostra economia, l’unica concreta possibilità di tornare a credere in un futuro fatto di progresso, misto a tradizione: un’agricoltura che, finalmente, sta meritando tutta l’attenzione di cui ha bisogno. Tra riforme della Pac e la lotta alla contraffazione del Made in Italy (che porta l’orgoglio italiano in tutto il mondo), l’agricoltura si pone come protagonista principale, un vero e proprio valore  di crescita sia per i giovani imprenditori che per il futuro economico del Paese. Da qui partiamo per riunirci, progettare, investire soprattutto coraggio e consapevolezza di potere costruire il futuro di una nuova generazione di imprenditori, certo, ma anche di consumatori e cittadini”.

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