19 Luglio 2013
GALLIATE, FESTA DELLA TREBBIATURA

Il “ricordo di un giorno sull’aia” è il tema, legato alla memoria rurale, che da il “la” alla Festa della Trebbiatura in programma domani (sabato 20 luglio) a Galliate, in piazza Vittorio Veneto.
Un momento di festa ben ancorato in tutte le culture rurali, che nelle nostre terre si lega all’evoluzione delle pratiche agricole nei secoli: a condividerlo, oggi, con i cittadini e la società sono gli stessi imprenditori, che saranno in piazza a partire dalle ore 19 con i loro prodotti e l’esposizione delle macchine agricole.
“Una condivisione importante” sottolinea Lorenzo Bovio, il giovane presidente della sezione galliatese di Coldiretti per rinsaldare le radici con le tradizioni agricole del territorio, ma anche per apprezzarne le sue produzioni di qualità e riscoprire le origini stesse dell’ampio paniere agroalimentare del Novarese”.
I visitatori - spiega Bovio - potranno incontrare i produttori, vedere i loro mezzi storici e comprenderne l’evoluzione nell’età della meccanizzazione agricola.
Scoprendo, così, la vera base di un lavoro nei campi “che oggi porta a produzioni d’eccellenza, le stesse che trovano spazio nei Mercati degli Agricoltori valorizzati dalla rete di Campagna Amica”.
Importante, quest’anno, il coinvolgimento della Coldiretti nell’iniziativa proposta dalla Pro Loco: “Ed è una piacevole occasione di reincontrare il pubblico galliatese – prosegue Bovio – che già è stato protagonista, insieme ai nostri produttori ed associati, della Giornata Interprovinciale del Ringraziamento celebrata proprio nella città dell’Ovest Ticino lo scorso inverno”.
Importante sarà la presenza dei fratelli Dino e Antonio Fonio, anch’essi galliatesi, che per l’occasione faranno una dimostrazione aperta al pubblico, insieme ad altri imprenditori agricoli della zona: in particolare trebbieranno 200 covoni di grano con macchinari d’epoca (degli Anni Trenta) e lo macineranno per trasformarlo in farina con un mulino a pietra del 1925 che sarà portato direttamente in piazza Vittorio Veneto.
                                                                                           
Ancor oggi a Galliate l’economia rurale ha un ruolo primario, continuando una tradizione che nei secoli ha accompagnato lo sviluppo del paesa: oggi Galliate è un centro urbano importante, che conta oltre 15 mila abitanti, ma sono ancora numerosissime le attività agricole operanti sul territorio comunale, con particolare vocazione alla risicoltura e alla zootecnia.
E con importanti prospettive per il futuro: “E questo è importante, in quanto tutti gli indicatori premiano il valore dell’agricoltura nazionale e territoriale” evidenzia il direttore Gian Carlo Ramella. “Non a caso, nel primo trimestre 2013 il comparto agricolo italiano è il solo che fa segnare un aumento complessivo del valore aggiunto sia in termini congiunturali (+4,7%) che tendenziali (+0,1%), che è stato peraltro accompagnato nello stesso periodo da un aumento delle assunzioni dello 0,7%, in netta controtendenza con l’andamento recessivo del Pil e degli occupati dell’industria e dei servizi”.
Dati confermati da una analisi della Coldiretti sulla base dei conti dell’Istat che evidenziano per l’Italia un calo tendenziale del Pil del 2,4 provocato dalle flessioni nell’industria (-4,1%) e nei servizi (-1,4%) relativi al primo trimestre. Solo l’agricoltura – sottolinea la Coldiretti - mette a segno un incremento, ma le aziende agricole sono anche le uniche a far registrare un incremento dello 0,7% nel numero di lavoratori dipendenti occupati nel primo trimestre dell’anno: “Agricoltura che, anche al centro del nostro “triangolo industriale”  può e deve avere un ruolo importante e strategico per lo sviluppo economico del territorio: domani a Galliate i cittadini avranno occasione di riscoprirla ed apprezzarne le opportunità di crescita imprenditoriale”.

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