2 Maggio 2013
FIERA AGRICOLA DEL I° MAGGIO A OLEGGIO

“Cinghiali: anni di promesse non mantenute. Siamo  stufi!!!”. Il messaggio d’uno degli striscioni che gli agricoltori espongono a Oleggio all’inaugurazione della Fiera Agricola del I Maggio ben riassume lo stato d’animo che si vive nelle campagne dell’Ovest Ticino e, più in generale, delle due province di Novara e Vco.
Proprio davanti c’è il mondo della politica, locale e nazionale, ad inaugurare l’evento.
Gli imprenditori agricoli sono esasperati dagli anni di mancati risarcimenti (in molti attendono ancora quelli del 2010) ma la protesta è composta.
Con loro, dietro agli striscioni, i dirigenti locali di Coldiretti e il direttore  Gian Carlo Ramella: “Un’ accoglienza diversa: civile e corretta in una bella giornata dei rappresentanti delle Istituzioni intervenuti per il tradizionale taglio del nastro” dice Ramella. “Gli agricoltori sono stati davvero protagonisti assoluti  E’ andata bene così, ora vedremo cosa saprà rispondere la politica in termini di fatti, e non più di sole promesse”.

“Emergenza: territorio devastato dai cinghiali” recita un altro striscione nella centralissima piazza Martiri, a fianco della grande mietitrebbia appena sotto il campanile.
“Come più volte abbiamo avuto modo di ribadire, anche in una lettera di recente inviata ai vertici della Regione Piemonte” dicono ancora Rita Fortina, presidente della sezione Coldiretti di Oleggio, Sergio Rossi presidente di quella di Bellinzago e Claudio Apostolo, anch’egli presidente sezionale a Momo e Vaprio d’Agogna. “Le imprese non vivono di annunci puntualmente disattesi: mi riferisco, in particolare, a quelli della scorsa estate, pervenuti direttamente dal governatore Cota ed annunciati dal presidente del Parco del Ticino Avanza nel corso di una nostra protesta. Ed eravamo proprio qui ad Oleggio. Ma poi, zero fatti. Ora ci auguriamo che sia la volta buona: sia per il ristorno dei danni, sia per l’avvio di un serio e risolutivo percorso di contrasto e prevenzione. Servono interventi urgenti e prioritari per consentire alle imprese agricole di poter operare con prospettive certe per il futuro, senza dover essere costrette – come, di fatto, avviene oggi – a pagare di tasca propria, e con conti pesanti, il prezzo di una prolungata disattenzione sul problema. E’ nostro compito ricordare alle istituzioni come l’agricoltura sia, oggi, l’unica attività che gestisce ed esercita una costante manutenzione del territorio: territorio che, senza di essa, è destinato all’abbandono”.

Per le vie di Oleggio, intanto, il successo della Fiera Agricola si completa grazie alla tregua del tempo (un bel sole per tutta la mattinata e temperature godibili) e alla partecipazione delle imprese agricole, moltissime “battenti la bandiera gialla” di Coldiretti e Campagna Amica: ““Anche a Oleggio, la forte presenza dei nostri produttori – giunti in gran numero dal territorio, ma anche dal resto del Piemonte, e da fuori regione – hanno dato modo ai cittadini consumatori di scoprire e cogliere le valide opportunità offerte dalla vendita di retta e, soprattutto, dal sistema di rete che contraddistingue i “Punti” e le “Botteghe” di Campagna Amica”.
Amplissimo il paniere di prodotti proposti in degustazione e in vendita diretta alla Fiera Agricola (e comunque reperibili presso tutti i Punti di Campagna Amica in ogni momento dell’anno proprio grazie al concetto di rete di interscambio tra le imprese agricole): riso, vino, formaggi, salumi, carne, miele, ortofrutta di stagione, piante da fiori, piccoli frutti e confetture, esempi di una “forza del territorio” che porta in tavola freschezza e qualità rintracciabile.

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