7 Marzo 2016
FESTA DELLA DONNA

Festa della Donna in anticipo per le ragazze che ieri, domenica 6 marzo, hanno partecipato al 1° Trofeo Indoor Piccoli Campioni “Città di Novara” di softball, presso il Pala Verdi: alle atlete, infatti, il Comune di Novara ha consegnato, per mano dell’assessore al commercio Sara Paladini, insieme al collega assessore allo sport Rossano Pirovano, le mimose made in Italy ‘griffate’ Coldiretti Novara Vco. In particolare, hanno preso parte alla competizione le squadre di Avigliana, La Loggia, Porta Mortara, Sanremo, Saronno e Vercelli.

“Un’iniziativa con cui abbiamo voluto rimarcare la produzione del fiore made in Italy” sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Novara Vco Federico Boieri e Maria Lucia Benedetti: “Domani in Italia saranno almeno 10 milioni i ramoscelli di mimosa regalati in Italia in occasione della festa dell’8 marzo: i ramoscelli offerti sono praticamente tutti di produzione nazionale e soprattutto della provincia di Imperia in Liguria dove operano circa 1500 produttori e si realizza oltre il 90% della produzione nazionale, che per ben il 40% viene destinata all’esportazione sul mercato olandese, ma anche in quello della vicina Svizzera, francese e del nord Europa”. 

Intanto, domani, i consumatori delle nostre province spenderanno dai 2 ai 15 euro per regalare i mazzi di mimose: dipende dalla grandezza degli stessi, ma anche dalla qualità e dalla tipologia della confezione.
La ricorrenza, domani sarà ancora più importante dato che il ‘matrimonio’ con la mimosa ‘compie’ settant’anni esatti: è infatti dal 1946 che la pianta dai tradizionali capolini sferici che riuniscono i fiori è stata scelta quale simbolo della festa delle donne. Due giorni dopo, le donne avrebbero per la prima volta potuto votare: erano le elezioni amministrative del 10 marzo 1946, stesso anno del referendum che, di lì a pochi mesi, e sempre con il concorso femminile al voto, avrebbe sancito la fine della monarchia e l’inizio dell’era repubblicana.

Tuttavia, è un compleanno amaro per i produttori di mimosa: l’inverno pazzo ha tagliato infatti del 30% il raccolto. Quest’anno, infatti, un inverno particolarmente mite ha fatto fiorire le piante già a partire dal Natale (lo si è visto anche nei giardini in riva al Lago Maggiore) e la produzione disponibile è stata decurtata di 1/3 a causa dell’anticipo di maturazione.

La mimosa sboccia in questo periodo ed assume il significato di autonomia e libertà ma è anche un fiore che dietro una fragilità apparente mostra una grande forza con la capacità di crescere anche in terreni difficili.
Anche le piante coltivate in terreni altimetricamente più elevati hanno completato la fioritura prima del previsto e il prodotto disponibile è stato salvato con la frigo conservazione.

Per conservare l'omaggio - consiglia Coldiretti Novara Vco - è bene tagliare quanto prima gli steli che devono rimanere per due ore in acqua pulita e inacidita con due gocce di limone.
Vanno quindi collocati in penombra e mantenuti in ambiente fresco e umido perché la mimosa rilascia molta acqua attraverso la traspirazione e bisogna evitare che la grande perdita di liquidi faccia seccare rapidamente il fiore.

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