“Non occorre andare troppo indietro nel tempo per risalire a incidenti stradali anche seri, procurati dalla fauna selvatica: ad esempio quello del 1° settembre scorso, finito con un automobilista lombardo portato in ospedale. O ancora quello del 21 agosto, sempre nel Borgomanerese, dove un capriolo ha provocato gravi danni a un’auto in transito. Inoltre, ci sono state ripetute segnalazioni di branchi di animali selvatici che hanno invaso l’autostrada A26, mentre a diversi imprenditori agricoli capita sempre più di frequente di incrociare i cinghiali praticamente davanti alla porta di casa. Finora, per fortuna, non c’è scappato il morto, come in altre parti d’Italia. Ma quanto sta accadendo negli ultimi mesi deve farci riflettere sull’urgenza di trovare una soluzione al problema fauna selvatica, che ormai mette oggettivamente a rischio l’incolumità pubblica di automobilisti, cittadini e imprenditori agricoli”.
Così il direttore di Coldiretti Novara Vco Gian Carlo Ramella a commento dell’ultimo grave fatto di cronaca, la morte di un uomo di 65 anni alle porte di Frosinone, nelle campagne di Ferentino.
E ciò dopo che appena un mese fa, l'8 agosto scorso, un'altra persona era stata attaccata e uccisa da un cinghiale sulle colline di Cefalù.
“L’escalation dei danni, degli incidenti e delle aggressioni, che hanno causato purtroppo vittime, è il risultato della incontrollata proliferazione degli animali selvatici con il numero dei cinghiali presenti in Italia che quest’anno ha probabilmente superato il milione, con una diffusione che ormai si estende dalle campagne alle città” prosegue Ramella. Che aggiunge: “Anche nelle nostre province, i ripetuti incidenti stradali ci confermano che siamo di fronte ad un problema di ordine pubblico in molte aree del Paese che va affrontato con urgenza e decisione e per questo la Coldiretti manifesterà il 29 settembre nella Capitale per chiedere interventi definitivi”.
Negli ultimi dieci anni il numero dei cinghiali presenti in Italia è praticamente raddoppiato poiché secondo l’Ispra sul territorio nazionale sarebbero stati presenti non meno di 600.000 cinghiali nel 2005 per passare a 900.000 nel 2010 ed ora nel 2015 sono oltre il milione secondo le stime della Coldiretti.
La sicurezza nelle aree rurali e periurbane - denuncia la Coldiretti - è in pericolo per il proliferare di animali selvatici come i cinghiali che stanno invadendo campi coltivati, centri abitati e strade dove rappresentano un grave pericolo per le cose e le persone. Gli animali selvatici che distruggono i raccolti agricoli, sterminano gli animali allevati, causano incidenti stradali per un totale di danni stimato in quasi 100 milioni di euro nell’ultimo anno, senza contare i casi in cui ci sono stati feriti e purtroppo anche vittime.
Di fronte ai pericoli e ai danni provocati da cinghiali ma anche da nutrie, corvi ed altri animali selvatici gli agricoltori della Coldiretti chiedono una riforma della disciplina che garantisca l’indispensabile presenza delle aziende agricole a tutela del territorio. E’ stato anche elaborato dalla Coldiretti un documento di base per arrivare ad una più efficace e ampia analisi degli interventi finalizzati ad organizzare forme di programmazione di lungo periodo.
