“Anche i cittadini consumatori di Novara e Vco possono dare una mano a raggiungere l’obiettivo dell’indicazione obbligatoria in etichetta per l’origine degli alimenti partecipando alla consultazione pubblica sul sito del Ministero delle Politiche Agricole. Insieme possiamo conseguire un grande risultato, a fronte di anni di impegno che Coldiretti ha continuamente profuso anche nel comprensorio delle nostre due province”.
Lo sottolineano il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, in merito alla consultazione pubblica on line per spingere a livello europeo la necessità di rendere le etichette più trasparenti.
Per votare basta collegarsi al sito del Ministero delle Politiche agricole (www. Politicheagricole.it) che ha aperto sul proprio sito internet un questionario rivolto a tutti gli italiani.
“Votare per sostenere l’indicazione di origine negli alimenti e, con essa, il Made in Italy a tavola” è, dunque, l’invito rinnovato da Coldiretti Novara Vco a tutti i consumatori e sta impegnando, in particolare, i presidenti di sezione e i dirigenti sul territorio “che si stanno facendo portavoce con le rispettive amministrazioni comunali dell’iniziativa. A tale proposito, sono sempre più i Comuni, sollecitati da Coldiretti, che riportano il link al questionario sul proprio sito internet e che informano i cittadini anche attraverso i pannelli luminosi nei punti di maggior frequentazione. Uno dei primi Comuni ad attivarsi in provincia di Novara è stato Bellinzago Novarese, grazie all’impegno del nostro presidente di sezione Sergio Rossi, che è anche consigliere comunale”.
“Proprio un anno fa Coldiretti – aggiungono Boieri e Ramella - ha messo in campo una grande mobilitazione, partita dal Brennero – dove erano presenti anche i produttori agricoli delle nostre due province - ed estesa poi a tutto il territorio nazionale, a difesa del vero made in Italy e del suo valore reputazionale nel mondo,e a sostegno dei consumatori e delle nostre imprese agricole, minacciate dalla concorrenza sleale del cibo di provenienza estera “travestito” di italianità”.
Una battaglia che trova ora un ulteriore strumento in questa consultazione pubblica per coinvolgere la collettività sul tema della trasparenza delle informazioni sugli alimenti e il ruolo dell’etichettatura per la valorizzazione dell’origine e del patrimonio agroalimentare italiano. I suoi risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell'etichettatura.
In particolare la normativa comunitaria offre agli stati membri la possibilità di introdurre disposizioni sull’etichettatura dell’origine degli alimenti assegnando un ruolo fondamentale alle valutazioni dei consumatori circa l’importanza di queste informazioni e il valore aggiunto attribuito ai prodotti in relazione al territorio di provenienza.
Il questionario è rivolto a consumatori, produttori e operatori, si compone di 11 domande ed è di agevole compilazione, con l’indicazione per ogni domanda di un’opzione di risposta tra quelle individuate. I risultati saranno utilizzati come supporto e rafforzamento delle scelte nazionali che l'Italia farà sul tema dell'etichettatura.
