12 Gennaio 2010
COLDIRETTI, SALE IL PREZZO MINIMO DEL LATTE CHE TORNA AI LIVELLI DEL 2007: RAGGIUNTO IERI IN LOMBARDIA L’ACCORDO CHE INTERESSA ANCHE GLI ALLEVATORI DEL NOVARESE

NOVARA-VCO (jf)Il prezzo minimo del latte riconosciuto agli imprenditori agricoli sale a 0,33156 euro al litro anche in provincia di Novara.
Lo sottolinea la Coldiretti interprovinciale a margine dell’intesa raggiunta ieri in Lombardia con gli industriali del settore lattiero caseario (Assolatte).
La quota è stata fissata a 0,33156 euro al litro fino al 30 giugno 2010, un piccolo ma significativo passo avanti che segna un ulteriore recupero di valore rispetto ai valori medi della scorsa estate (intorno ai 28 centesimi) ed all’intesa siglata a Brescia il 5 ottobre che aveva raggiunto i 31 centesimi.
                                                   
L’intesa garantisce quindi per i prossimi sei mesi un pur lieve miglioramento rispetto alle condizioni precedenti, anche se – come precisa la Coldiretti - permangono le difficoltà del settore per un prezzo alla stalla che è tornato sui livelli del febbraio 2007.
E’ doveroso precisare che tradizionalmente il prezzo del latte fissato per la Lombardia ha valore di riferimento anche per il territorio del Novarese.
“Il prossimo obiettivo è ora quello di estendere a tutti i prodotti lattiero-caseari l’indicazione di provenienza in etichetta per impedire di spacciare come italiano latte e derivati ottenuti con materia prima importata dall’estero e combattere ogni forma di import sottotraccia” sottolinea il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco dott. Francesco Renzoni.

Nell’accordo siglato si è condivisa linfatti a necessità di valorizzare la produzione lattiero-casearia nazionale e di aprire un tavolo di confronto permanente per puntare a risolvere i problemi strutturali della filiera.
“E’ da augurarsi che a queste parole seguano azioni concrete e che gli industriali trasformatori possano abbandonare gli atteggiamenti speculativi di questi ultimi anni contribuendo in maniera sostanziale alla valorizzazione e salvaguardia del vero Made in Italy”.

“L’intesa raggiunta consentirà alle imprese agricole del territorio di guardare al futuro con maggiori speranze, anche se la situazione resta difficile: tutti i consumatori, infatti, sanno bene quanto spendono al supermercato o nei negozi per acquistare quello stesso litro di latte per il quale verranno riconosciuti agli allevatori poco più di 33 centesimi di euro.
Ora è opportuno aprire un serio confronto sulla tutela del prodotto nazionale, particolarmente per quanto riguarda i formaggi”.
Lo stesso territorio di Novara e del Vco annovera infatti risorse casearie di grande importanza, come il Gorgonzola che può essere prodotto solo con latte munto nei territori ricompresi dal disciplinare Dop: garantire vita alle imprese zootecniche che operano nelle due province significa aiutare a mantenere alta la qualità di tutte le produzioni tipiche e di successo.
Sempre a proposito del Gorgonzola, val la pena di ricordare che esso è, insieme a Grana Padano e Parmigiano Reggiano, uno dei tre formaggi italiani più noti ed esportati all’estero e che il Novarese detiene il primato assoluto in numeri di produzione.

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