27 Aprile 2010
COLDIRETTI NOVARA VCO, VOLA SUL TERRITORIO IL MERCATO DEL BIOLOGICO, NELLE DUE PROVINCE CRESCONO I NUMERI DEI PRODUTTORI

NOVARA-VCO (jf) – Anche a Novara e nel Vco crescono in numero e varietà d’offerta le aziende agricole che propongono produzioni con metodi di agricoltura biologica: un dato che risponde al trend – generalizzato a livello nazionale – che vede i cittadini sempre più attenti e interessati al consumo di prodotti “bio”, tanto da far registrare un aumento record del 7 per cento negli acquisti.

In Italia, infatti, il biologico sviluppa un giro di affari stimato in 3 miliardi di euro anche grazie alle migliaia di imprese agricole che coltivano e allevano bio su un territorio di oltre un milione di ettari.
Tra le singole referenze bio, le migliori performance di mercato si rilevano nel 2009 per l'ortofrutta fresca e trasformata (+26,6 per cento l'incremento in valore su base annua) e per le uova (+21,8 per cento), mentre gli acquisti di bevande e pane (e suoi sostituti) crescono a ritmi più contenuti (rispettivamente del 5,7 per cento e del 8,7 per cento). Nelle regioni settentrionali si concentra più del 70 per cento degli acquisti nazionali, mentre il centro, inclusa la Sardegna, e il Meridione rappresentano rispettivamente il 22 per cento e l'8 per cento del totale.

Ma qual è dunque la situazione del biologico novarese e del Vco? Nelle due province sono oltre cento gli operatori in questo campo, fra produttori diretti e trasformatori.
Molti, circa venti, sono gli apicoltori produttori di miele “bio”: ma in provincia vengono allevati anche 500 capi zootecnici con metodi biologici e prodotti riso, ortofrutta, mais, foraggi, formaggio, miele, carne, salumi, piccoli frutti e  latte sempre “bio”.
 Molti di questi prodotti biologici possono essere acquistati direttamente in azienda agricola o nei “mercati settimanali” ai quali partecipano, con propri banchetti, anche i titolari delle imprese.

 A questo proposito, lo scorso anno è molto aumentato, in Italia e sul territorio, il numero delle aziende agricole dove è possibile acquistare direttamente (2176, dato nazionale), quella del 22 per cento degli agriturismi ed il boom dei mercati degli agricoltori che, anche nelle province di Novara e Vco, confermano la forte crescita di un segmento della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.
 
A partire dal primo luglio  i prodotti biologici europei saranno riconoscibili da una Eurofoglia con dodici stelle bianche su fondo verde brillante con al centro una cometa, ma per garantire la trasparenza - secondo la Coldiretti - occorre anche intervenire per riconoscere la produzione nazionale introducendo al piu' presto il marchio del biologico italiano, come previsto dal regolamento comunitario, per consentire ai consumatori di fare scelte di acquisto consapevoli sulla reale origine del prodotto acquistato.
Il nuovo logo per riconoscere le produzioni biologiche comunitarie è - sottolinea la Coldiretti - particolarmente importante per i consumatori in Italia e incontra le aspettative di un segmento (sempre più numerosi) della popolazione che non si accontenta di acquistare biologico ma che vuole conoscerne anche la provenienza.

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