NOVARA VCO (jf) – Ici, il cerchio si chiude. Come già anticipato la scorsa settimana (vedi il comunicato stampa del 17 febbraio u.s.), è giunto il via libera definitiva al decreto “Milleproroghe” che contiene la norma che conferma la non assoggettabilità dei fabbricati rurali all’Imposta comunale sugli immobili.
La aziende agricole, quindi, non devono pagare. La Camera dei Deputati, infatti, ha definitivamente approvato il decreto che già aveva trovato un primo via libera in Senato, dove anche il senatore ossolano Valter Zanetta si era speso in prima persona a favore delle imprese agricole (il parlamentare è stato infatti relatore dell’apposito disegno di legge già approvato dall’aula di Palazzo Madama, ndr).
Grazie a questo provvedimento, i numerosi fabbricati rurali del nostro territorio – e non solo – non saranno gravati dell’Imposta Comunale sugli Immobili, un’ipotesi che avrebbe potuto comportare esiti pesanti sulla bilancia economica delle imprese.
“Era chiaro da tempo che l’eventuale applicazione dell’Ici avrebbe significato per i produttori agricoli pagare un tributo incomprensibile e gravoso per l’economia delle imprese rurali” dice il direttore di Coldiretti Novara Vco Diego Furia.
“Ringraziamo i sindaci e gli amministratori di tutti quei Comuni che correttamente hanno atteso i chiarimenti del Parlamento e non hanno invece richiesto – come accaduto altrove - il pagamento dell’Ici, inviando accertamenti alle aziende agricole, che da parte loro si sono tutelate facendo ricorso, con gran dispendio di energie e di risorse”.
Alla notizia dell’approvazione del decreto, Coldiretti ha subito diramato a livello nazionale una nota con cui “esprime grande soddisfazione per l'approvazione della norma che risolve una situazione che si stava rivelando fortemente penalizzante per gli imprenditori, in quanto si tratta di fabbricati strumentali all'esercizio dell'attività agricola”.
In realtà il Governo si era già espresso in questa direzione alcuni mesi fa dopo le sollecitazioni di Coldiretti, ma diversi Comuni avevano provveduto, nell’incertezza, a far recapitare a casa dei titolari dei fabbricati gli avvisi di accertamento per non perdere “la tassa” in caso di cambio in corsa.
Un cambio che non c’è stato con buona pace dei titolari di impresa agricola.
Va sottolineato come la norma approvata dal Parlamento non sia in nessun modo una modifica della legge sull’Ici, ma solo un’interpretazione che conferma la non assoggettabilità dei fabbricati rurali.
Altra precisazione da fare è che non rispondono assolutamente al vero le affermazioni d quanti sostengono che c’è stata l’esenzione dell’Ici per gli agricoltori: ancora una volta, va sottolineato che i fabbricati rurali sono asserviti alla tassazione del reddito dominicale.
Le normative erano chiare sin dall’inizio e solo una errata interpretazione delle sentenze della Corte di Cassazione potevano metter in moto un meccanismo che rischia di costare molto a quei Comuni che non hanno avuto la pazienza di aspettare.
25 Febbraio 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, VIA LIBERA DEFINITIVO AL DECRETO MILLEPROROGHE CHE SANCISCE LA NON ASSOGGETTABILITA’ ICI PER I FABBRICATI RURALI
