NOVARA VCO (jf) – Chiacchiere, bugie, rombi e nastri fritti: sono le specialità di Carnevale che i bambini di tutto il Piemonte e di Novara e Vco stanno gustando in questi giorni “clou” di una fra le feste dell’anno più amate dai piccini. E così, mentre la “maschera” di Novara Re Biscottino (e con lui tutte gli altri personaggi del carnevale di Novara e Vco) si divide fra i molti eventi in programma, la “lista della spesa” dei consumatori di Novara e Vco si arricchisce come ogni anno di prodotti tipici legati alla particolare ricorrenza.
“Va ricordato che il Carnevale è una festa che prende le mosse dalla tradizione della campagna, dove segnava il passaggio tra la stagione invernale e quella primaverile e l'inizio della semina nei campi che doveva essere festeggiata con dovizia” sottolinea la Coldiretti.
Ecco perché sono proprio gli agriturismi - che conservano spesso gelosamente le ricette del passato - i luoghi dove si possono meglio gustare le specialità più tradizionali della festa. Tante, in questo senso, anche le opportunità nelle province di Novara e Vco che già lo scorso fine settimana hanno accolto numerosi ospiti che hanno deciso di festeggiare con un pranzo speciale o vivere qualche giorno di vacanza approfittando della quiete della campagna, dei monti e dei laghi.
“I banchetti carnevaleschi – sottolinea il direttore della federazione interprovinciale di Novara e Vco Diego Furia - sono molto ricchi di portate perché, una volta in questo periodo si usava consumare tutti i prodotti della terra, non conservabili, in vista del digiuno quaresimale”.
Il festeggiamento del carnevale è un fenomeno che resiste nel tempo e coinvolge milioni di italiani, soprattutto i più giovani che sfruttano l'evento per divertirsi e approfittare delle molte feste locali e delle centinaia di golosità tipiche che la Coldiretti attraverso un monitoraggio regione per regione ha voluto evidenziare in ricordo delle tradizioni agricole e alimentari.
Per Carnevale si spendono oltre 120 milioni di euro in tutta Italia per consumare circa 20mila tonnellate tra frittelle, castagnole, frappe, chiacchiere ed altre specialità che variano da regione e regione.
Secondo le stime di Coldiretti, la spesa è rimasta stabile con prezzi per tutte le tasche che variano da 50 a 5 euro al chilo con la possibilità di risparmiare fino a dieci volte ricorrendo ad un tradizionale e semplice fai da te casalingo. Nel week end in cui si concentrano le giornate clou del carnevale, da Rio de Janeiro a Venezia ma anche in molte altre città italiane, nelle piazze, negli agriturismi e nelle case si preparano e consumano i dolci tipici della tradizione a base in maggioranza di ingredienti semplici come farina, zucchero, burro e uova.
Secondo i calcoli dell’organizzazione agricola, con meno di cinque euro è possibile acquistare tutti gli ingredienti necessari per le tradizionali frappe o chiacchere, ed anche fare fronte ai consumi energetici per la cottura. Per preparare un chilo di questi dolci in casa e “a chilometro zero” sono infatti necessari - precisa la Coldiretti - mezzo chilo di farina (0,50 euro circa), cento grammi di zucchero (0,20 euro), cinquanta grammi di burro (0,50 euro), tre uova intere (0,50 euro) un bicchiere di vino bianco (0,50 euro), un litro di olio di semi (2 euro) e un pizzico di sale (0,01 euro). Leggeri cambiamenti di spesa possono verificarsi per le diverse varianti dei dolci tipici di carnevale, che possono richiedere la presenza di miele, cannella o uvetta, senza tuttavia intaccare gli enormi margini di convenienza rispetto agli acquisti in negozio.
23 Febbraio 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, TORNA IL CARNEVALE, FESTA DI ORIGINE RURALE DA FESTEGGIARE CON PRODOTTI TIPICI “A CHILOMETRO ZERO”
