11 Febbraio 2008
COLDIRETTI NOVARA VCO, SUL FRONTE DEL LATTE SI SBLOCCA L’INTEGRAZIONE: IN PIEMONTE IL PREZZO SARA’ DI 40,33 CENT/€ LITRO DA GENNAIO A MARZO

 “Una prima buona notizia, un punto di partenza su cui costruire un percorso che dovrà garantire tranquillità e stabilità alle nostre imprese, già provate da anni di una dura crisi che, com’è noto, grava sull’intero comparto lattieri caseario”. 
Così il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco Diego Furia commenta l’intesa raggiunta, a livello regionale, circa l’integrazione dell’accordo del prezzo del latte piemontese alla stalla per i mesi di gennaio, febbraio e marzo 2008: in media 40,33 centesimi di euro a litro con l’impegno di corrispondere nel mese di marzo prossimo un prezzo compreso tra  i 42 ed i 43 centesimi a litro.
 
“Si restringe la diversità di prezzo ultraventennale tra il Piemonte e la Lombardia, ovvero tra i due ambiti di mercato con cui il nostro territorio di confine si trova a doversi confrontare.
Il prezzo medio del latte in Piemonte passa da 37,10 centesimi a litro a 40,33, salvo conguaglio, consentendo pertanto un recupero di buona parte degli aumentati costi di produzione.”
 
Importante per il raggiungimento dell’accordo è stata la mediazione dell’Assessore regionale all’agricoltura Mino Taricco.
“Siamo giunti a questo risultato dopo una mobilitazione degli allevatori che ci ha visti fortemente impegnati in difesa del latte piemontese” aggiunge il direttore regionale di Coldiretti Bruno Rivarossa. Che precisa: “Ritengo che  non siano più i tempi per portare avanti trattative così estenuanti. Avremmo voluto inserire una indicizzazione del prezzo del latte alla stalla che tenesse in considerazione sia i costi degli allevatori che i prezzi al consumo. Ciò non è stato possibile.
Lo riproporremo nella trattativa che riprenderà ad aprile convinti che la trasparenza sia il miglior biglietto da visita anche per i rapporti con i consumatori”.
 
Un primo risultato raggiunto alla vigilia di un altro importante passo avanti nel segno del confronto: per oggi era stato infatti fissato – e confermato – l’incontro con la Presidente della Regione, Mercedes Bresso, in ordine al quale Coldiretti illustrerà, nel dettaglio, il disagio in cui stanno vivendo migliaia di aziende zootecniche piemontesi.
 
Concludendo, il direttore Furia sottolinea come non sia solo il fronte del latte a tener banco e a preoccupare il contesto agricolo sul territorio: “I punti che ci preoccupano sono molti: uno su tutti, il nodo-Psr, che ci pone di fronte ad un Piano di Sviluppo Rurale che è, sì, stato approvato, sì, ma con tempi biblici e in relazione al quale poco o nulla si è fatto di concreto poiché, da parte della Regione, si stenta a predisporre il varo dei conseguenti bandi operativi.
I rischi, a questo punto sono evidenti: molte imprese temono di veder bloccata, di fatto, la programmazione di crescita ed armonizzazione col territorio, con problemi a catena per tutto il contesto agroalimentare e di pianificazione rurale”.

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