21 Maggio 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO, “SENZA I VOUCHER AGRICOLI, PROBLEMI PER VENDEMMIA E RACCOLTI” LA PROTESTA DELLE DUE PROVINCE DOMANI DAVANTI AL SENATO

“Senza i voucher agricoli, per la prossima vendemmia nelle Colline Novaresi potrebbero esserci difficoltà. Non solo: si temono ripercussioni pesanti anche per quanti operano occasionalmente e stagionalmente nella raccolta di ortrofrutta, nei mercati agricoli e negli agriturismi.
Non possiamo tollerare che le imprese agricole vengano messe in ginocchio con un’operazione miope che intende annullare uno strumento valido e trasparente”.
Così il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara-Vco, Paolo Rovellotti e Gian Carlo Ramella, sulla concreta ipotesi – contenuta in un emendamento al disegno di legge del ministro Fornero – dell’abolizione dei voucher agricoli: “Siamo assolutamente contrari alla perdita di un così un valido strumento, utilizzato soprattutto per pagare giovani e pensionati che prestano opera di lavoro occasionale e stagionale nei campi, in occasione delle operazioni di raccolta e vendemmia. Non possiamo, né vogliamo permettere che quanto conquistato con dura fatica possa essere cancellato senza motivo con un atto unilaterale e privo di un confronto con il mondo agricolo”.

Dalle parole, si passa subito ad un’azione concreta: una delegazione di imprenditori agricoli e rappresentanti di Coldiretti partirà dalle province di Novara-Vco per raggiungere Roma insieme a migliaia di colleghi che si sono subito mobilitati in tutt’Italia.
“Raggiungeremo Roma questa notte in pullman, e poi subito davanti al Senato per far sentire la nostra voce. La manifestazione voluta da Coldiretti parte dal presupposto che si tratta di un annullamento dei benefici e al contempo di una provocazione nei confronti di un settore che in questi anni attraverso i voucher per il lavoro stagionale ha contribuito ad integrare i redditi di molti cittadini tra i quali appunti studenti e pensionati”.
L’appuntamento è per le ore 9,30 davanti al Senato in piazza delle Cinque Lune dove saranno spiegate le ragioni della protesta nei confronti di una disattenzione che priva il settore agricolo di un importante strumento che concilia le esigenze di semplificazione delle imprese con la possibilità di garantire un sostegno alle classi sociali che più sentono la crisi.
“Grazie ai voucher, soprattutto in un momento in cui ogni occasione di lavoro va più che mai incentivata, giovani, studenti, pensionati e lavoratori con problemi occupazionali, hanno trovato un’opportunità preziosa per integrare il reddito”, concludono Rovellotti e Ramella,
“Pur essendo pronti ad accettare norme migliorative, non possiamo accettare l’abolizione di uno strumento innovativo, che costituisce invero il punto di partenza per creare, nelle reciproche garanzie di legge, flessibilità lavorative che possono rilanciare il sistema produttivo del nostro Paese”.
In questi anni i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel mercato del lavoro, nel rispetto delle caratteristiche e specifiche esigenze delle imprese agricole: nel solo comprensorio di Novara-Vco, sono oltre 1000 i voucher erogati per il solo tramite di Coldiretti, ai quali vanno aggiunti quelli delle altre organizzazioni di categoria e quelli che le imprese acquistano direttamente in tabaccheria o agli uffici postali.
Come sottolineato dal presidente nazionale di Coldiretti, Sergio Marini, ”l’abolizione dei voucher sarebbe il frutto di una grave scorrettezza del Governo e del Parlamento anche in conseguenza del fatto che l’agricoltura è stato l’unico settore non invitato al tavolo del lavoro dal ministro Fornero. Se il governo e la maggioranza parlamentare pensano di avere trovato nell’agricoltura l’agnello sacrificale per fare digerire la riforma del lavoro si sbagliano di grosso".

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