16 Marzo 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO: “SCONCERTANTI LE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO CLINI SUL RISO CARNAROLI. A RISCHIO IL MERCATO DI UN PRODOTTO D’ECCELLENZA”.

  “Dichiarazioni sconcertanti e pericolose per il mercato di un riso che rappresenta l’eccellenza del mercato nazionale. Ed è inaccettabile, per di più, che vengano rese da un ministro sul principale quotidiano nazionale, addirittura con un richiamo in prima pagina”.
Così il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara e Vco commenta le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente Corrado Clini riportate ieri (15 marzo) sul Corriere della Sera: dichiarazioni di apertura agli Ogm che, secondo lo stesso ministro, “potrebbero portare dei benefici”.
Dichiarazione che non trova d’accordo Coldiretti, certo, ma la gravità sta altrove: ovvero nel fatto che il ministro, come riporta il Corriere in prima pagina, dichiara testualmente: “Grazie all’ingegneria genetica sono stati ottenuti molti dei nostri alimenti tipici”.
Tra cui, come poi si specifica nell’articolo a pagina 26, anche il nostro riso Carnaroli.

Fabrizio Rizzotti, produttore di riso Carnaroli (con 18 ettari dedicati) a Vespolate (provincia di Novara) e co-fondatore della “Filiera Italiana Riso Sca Spa” chiede al Ministro Clini “di fare chiaramente i nomi di chi abbia mai prodotto riso Carnaroli grazie all’ingegneria genetica: nel caso, sarà nostro produrre opportuna denuncia alla Procura della Repubblica di tale soggetto. Che, però, probabilmente neppure esiste”.
 “La varietà di riso Carnaroli è stata registrata oltre sessant’anni fa, ovvero periodo in cui di ingegneria genetica in agricoltura non se ne parlava affatto. Ma la sua storia è ancora più remota” prosegue Ramella.
“A differenza di quello che dichiara il Ministro “tecnico”, l’ingegneria genetica e la transgenesi - sottolinea Ramella - non centrano niente con il riso Carnaroli e gli altri prodotti citati (e danneggiati) nelle dichiarazioni di Clini, ovvero il pomodoro San Marzano e la Cipolla Rossa di Tropea e la vite nero d’Avola che subiranno gravi danni economici sul mercato dalle dichiarazioni superficiali ed inopportune. Bisogna conoscere la differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto all’ingegneria genetica. E  a proposito di innovazioni che rischiano di depotenziare il Made in Italy come leva strategica di crescita del Paese, l’agricoltura italiana ha primati nel mondo per valore aggiunto per ettaro. biodiversità e denominazioni di origine e non abbiamo proprio  bisogno copiare nessun altro modello molto meno sostenibile ed avanzato del nostro”.

Ed anche il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini, incontrando la rappresentanza di Coldiretti Novara e Vco alla Mobilitazione nazionale di questa mattina, ha espresso la sua solidarietà ai risicoltori di Carnaroli, il cui mercato rischia di essere profondamente danneggiato dalle dichiarazioni di Clini.
“Evidentemente il Ministro Clini non ha trovato sufficienti problemi per l’Italia nel suo Ministero dell’Ambiente e sta pensando di aggiungerne dei nuovi.  Le dichiarazioni del Ministro dell’Ambiente al Corriere della Sera a favore degli Ogm sono l’ultimo caso di sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del Made in Italy che hanno portato in piazza Coldiretti con l’alleanza di consumatori ed ambientalisti che condividono la battaglia per una Italia libera da Ogm, da Federconsumatori a Adusbef fino a Codacons, da Legambiente a Slowfood fino all’Aiab e molti altri insieme a centinaia di comuni e le Regioni che hanno più volte chiesto al Governo di esercitare la clausola di salvaguardia per vietare precauzionalmente la coltivazione degli ogm in Italia. E ribadiamo: il Carnaroli con gli Ogm e l’ingegneria genetica non c’entra niente”.

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