7 Luglio 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, SCOMMETTERE SUI VINI TIPICI E RINTRACCIABILI, CHE GRAZIE AL “RESVERATROLO” POSSONO AVERE EFFETTI POSITIVI SULLA SALUTE

Si chiama resveratrolo e, in fatto di salute, è il vero “asso nella manica” dei nostri vini: un importante antiossidante con effetti benefici sull'apparato cardiovascolare che medici e scienziati studiano con interesse crescente.

“Gli effetti positivi per la salute del consumo moderato di vino sono stati confermati da numerosi studi scientifici come negli Stati Uniti dove è stata addirittura data la possibilità a un produttore di indicare sulle etichette del proprio vino il contenuto di "resveratrolo", una sostanza presente soprattutto nei “rossi” e, quindi, anche nei nostri Nebbioli e nelle altre cultivar presenti nelle  due province” sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Novara Vco Paolo Rovellotti e Francesco Renzoni.
E' soprattutto questo antiossidante la sostanza che ha l'influenza positiva sulla salute che va sotto il nome di “paradosso francese”: si tratta della dimostrazione di come i francesi non soffrano in larga misura di malattie cardiovascolari nonostante i consumi di cibi grassi che vengono “combattuti” dai polifenoli disciolti nel vino. Recenti studi medici hanno stabilito che il consumo prolungato di vino determina sostanziali modificazioni strutturali a carico di componenti del sangue: i globuli rossi, le piastrine e altri fattori della coagulazione, provenienti dal sangue di soggetti considerati “bevitori abituali”, hanno una resistenza superiore nei confronti di stimoli ossidativi rispetto alle cellule sanguigne degli astemi.
Altro filone di ricerca è quello sulle proprietà anti invecchiamento con prove preliminari che dimostrano come nel vino vi sono delle componenti che sono in grado di ritardare l'invecchiamento delle cellule. Gli ambiti della ricerca sono molti altri ancora: dalla cosmesi, alla chirurgia plastica, dalla prevenzione dei tumori (il consumo di tre bicchieri la settimana ridurrebbe sensibilmente il rischio di tumori al colon per una percentuale del 68 per cento), alla prevenzione delle malattie cardiovascolari (rischio di infarto tra gli abituali consumatori di vino rosso si riduce del 30 per cento).

“E’ importante sottolineare il concetto del “bere giusto”, ovvero con moderazione e consapevoli di quanto si sceglie di consumare: in quest’ottica è un dato positivo la crescente affezione del mercato verso le Doc e le denominazioni di tutela, sulle quali anche il territorio delle nostre province può contare grazie ad etichette storiche come la Docg Ghemme, le Doc Fara, Sizzano, Boca e Colline novaresi oltrechè della “new entry” Doc “Valli Ossolane” per la quale si attende a breve la pubblicazione del “via libera” definitivo sulla Gazzetta Ufficiale”.

“Sottolineiamo infine – concludono il presidente e il direttore -  che Coldiretti partecipa al programma comunitario “Wine in moderation” ed è direttamente impegnato a sensibilizzare i produttori e i consumatori sia sugli effetti dannosi di un consumo eccessivo e irresponsabile del vino che sugli effetti benefici di un consumo moderato e responsabile”.

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