NOVARA-VCO (jf) – Con l’arrivo della Pasqua si apre, come da tradizione, la stagione turistica sul territorio, in particolare nella zona dei laghi d’Orta e Maggiore, che da oltre un secolo si confermano mete ambite a livello internazionale.
Una delle vacanze più gettonate è quella in agriturismo: molte fra le strutture sul territorio registrano prenotazioni a pieno regime per il tradizionale pranzo di Pasqua o quello “fuori porta” di Pasquetta, abbinato alla consueta “gita” che vede la campagna ai vertici delle tendenze espresse.
“Per le strutture agrituristiche è ormai una conferma” sottolinea il direttore della federazione interprovinciale di Novara e Vco Francesco Renzoni.
“Le imprese che negli scorsi decenni hanno deciso di scommettere su iniziative imprenditoriali di questo tipo hanno fatto la scelta giusta: nel giro di poco tempo gli agriturismi sono nati, cresciuti in numero e servizi offerti e, non da ultimo, hanno conquistato il favore del pubblico, in particolare delle nuove generazioni”.
A conferma di ciò, i dati raccolti su base nazionale indicano infatti che a Pasqua ben il 17% degli italiani in vacanza è diretto in campagna che quest’anno ha superato tra le destinazioni la montagna (16%) ed è preceduta solo da mare (27%) e dalle città d’arte (23%).
Sempre a livello nazionale, le presenze in agriturismo supereranno le 400 mila unità per le festività di Pasqua e Pasquetta, secondo le previsioni dell’associazione agrituristica della Coldiretti Terranostra che stima una permanenza media compresa tra i due ed i tre giorni per la vacanza in campagna.
“La posizione strategica delle nostre due province di Novara e Vco è favorevole, grazie soprattutto alla presenza dei laghi, dei monti, delle campagne irrigue e delle città antiche che rendono appetibile ed interessante una vacanza diversa a contatto con l’ambiente, la natura, la cultura e tutti gli elementi che si legano alle tradizioni della terra”.
La Pasqua cade quest’anno nel periodo che vede la sommersione delle prime risaie nell’alta pianura Novarese: uno spettacolo impareggiabile e unico al mondo che, anche per il futuro, potrebbe rappresentare uno stimolo e una risorsa per l’incremento del turismo.
E poi c’è la tradizione enogastronomica. Cosa si mangerà, dunque, in agriturismo a Pasqua? Se le uova sono l’ingrediente immancabile, nei menù degli agriturismi sono le ricette della tradizione locale molte delle quali a base di carne di agnello.
Infine, la gita in agriturismo è anche l'occasione per far conoscere, soprattutto ai bambini, gli animali di fattoria (galline, mucche, cavalli), assistere alla mungitura, alla posa delle uova od imparare a fare il formaggio o la pasta fatta in casa ed anche per vedere affascinanti strumenti di lavoro ed attrezzature agricole, moderne e del passato, dal vecchio aratro ai potenti trattori.
Molti agriturismi mettono a disposizione anche spazi attrezzati per pic-nic all'aria aperta che rispettano le esigenze di indipendenza di chi ama prepararsi da mangiare in piena autonomia ricorrendo eventualmente solo all'acquisto dei prodotti aziendali.