Una sala stampa gremita e, più tardi, un ricco “aperitivo a chilometri zero” hanno salutato questa mattina presso la sede di Coldiretti Novara e Vco la presentazione del nuovo direttore interprovinciale Francesco Renzoni.
Ad accogliere i giornalisti e ad introdurre in conferenza stampa il nuovo direttore è stato il presidente regionale ed interprovinciale Paolo Rovellotti che ha sottolineato innanzitutto “l’esperienza e la professionalità maturata dal dottor Renzoni in oltre 25 anni di servizio in Coldiretti, ove è entrato sin dal 1984” ringraziando allo stesso tempo “il direttore uscente Diego Furia che, dopo quasi tre anni di esperienza a Novara, è stato chiamato a dirigere la federazione di Torino”.

Laureato in Scienze Agrarie presso l’università di Milano, Renzoni arriva da un incarico di prestigio ed importanza, ovvero la direzione regionale del Centro di Assistenza Agricola di Coldiretti.
Romano di nascita, si è presto trasferito con la famiglia in Liguria (a La Spezia) dove ha svolto la sua formazione affiancando l’attività di imprenditore agricolo agli studi universitari.
Poi è iniziata per lui la carriera in Coldiretti, dove è entrato nel 1984 ricoprendo sino al 1988 l’incarico di segretario di zona a La Spezia. Dal 1988 al 1995 è stato responsabile economico e vicedirettore di Coldiretti Liguria e dal 1995 al 2005 direttore della federazione di Genova, Pisa e poi di quella spezzina.
Dal gennaio 2006 ad oggi è stato, come detto, responsabile dei Caa Piemonte.

Parlando questa mattina ai giornalisti, Renzoni ha sottolineato “l’importanza del rapporto stretto e continuo con gli organi di informazione, che sono uno strumento di dialogo diretto con i consumatori e la società”.
Il direttore ha poi sottolineato “la necessità di continuare ad applicare sul territorio le linee guida dettate con successo dalla Coldiretti nazionale, in particolare attraverso la promozione della filiera corta e dell’etichettatura obbligatoria”.

Una sfida a fianco delle imprese agricole che debbono essere tutelate, oltrechè degli stessi consumatori “che debbono ben conoscere il fatto – inaccettabile – che per ogni euro speso in prodotti agroalimentari, solo 17 centesimi raggiungono effettivamente gli agricoltori”.
Oggi – ha ricordato Renzoni – un agricoltore “è a tutti gli effetti un capitano d’impresa e deve essere messo in grado di coniugare al meglio tradizione, innovazione e strategie di mercato. Il tutto nel rispetto della trasparenza e della sicurezza alimentare”.

Come detto, al termine della  l’aperitivo “a chilometri zero” con i prodotti di Novara e Vco è stato offerto alla stampa un “aperitivo a chilometri zero” preparato in collaborazione con l’Associazione Cuochi Alto e Basso Novarese e Vco, rappresentata dal presidente Vittorio Claudio Stellini.