24 Novembre 2011
COLDIRETTI NOVARA VCO, “NORMATIVA SUGLI ESSICCATOI NON RICONOSCE LE SPECIFICITA’ DELL’AGRICOLTURA”. RISCHIANO LE IMPRESE, INCONTRO IN PROVINCIA

NOVARA-VCO (jf) – “L’incontro di questa mattina ha definito un passo positivo: c’è infatti un primo impegno ad agire e sostenere un tavolo tecnico regionale sul problema degli essiccatoi agricoli per i cereali. Ora è necessario procedere in tempi rapidi e unire le forze”.
Così il direttore della federazione interprovinciale di Coldiretti Gian Carlo Ramella commenta l’esito del confronto, avuto in mattinata, con l’assessore alle Politiche Ambientali della Provincia di Novara Oliviero Giuseppe Colombo.

Il tema è delicato ed attuale: si tratta del nodo sulla messa a norma degli impianti di essiccazione per i cereali, secondo una normativa ritenuta “difficilmente attuabile” per le imprese agricole se non a costi sostenibili dalle imprese agricole.
Quantificando, si parla di 3 o 4 volte il valore dell’impianto stesso.
Il dispositivo, infatti, prevede che tutti gli impianti che producono emissioni in atmosfera debbano essere autorizzati, previa verifica del rispetto di determinati parametri.
“Il problema – ha rilevato Ramella -  è che l’attuale normativa prescinde dalla tipologia e dalle dimensioni di questi impianti e, quindi, non tiene conto delle specifiche esigenze e caratteristiche degli essiccatoi agricoli.
Si tratta, infatti, di attrezzature con ridotte dimensioni, collocate per la quasi totalità in aperta campagna e le cui polveri consistono essenzialmente in particelle organiche derivate dalle granaglie di cereali.
Ancora, va precisato che il loro utilizzo si limita a pochi giorni all’anno, ovvero al periodo dei raccolti”.

E non si tratta di un problema circoscritto a strutture datate: perfino gli impianti nuovi posti oggi sul mercato, infatti, non risultano nella maggior parte dei casi in grado di rispettare i dettami delle succitate normative.

Ciò che chiede Coldiretti è un confronto su base regionale, che analizzi la situazione in modo per trovare una soluzione intelligente e condivisa: va da sé, infatti, che il problema non è circoscritto al solo territorio di Novara-Vco ma è comune a quello delle altre province piemontesi che, analogamente, stanno attivando azioni di sensibilizzazione in tutte le aree di competenza.
“Non dimentichiamoci che un simile provvedimento potrebbe porre a rischio la sopravvivenza stessa delle nostre imprese cerealicole, già costrette ad affrontare un confronto molto difficile con l’attuale altalena dei mercati” aggiunge il responsabile dei Centri di Assistenza Agricola di Coldiretti Novara Vco Claudio Salsa, presente anch’egli alla riunione di oggi in Provincia.

Come detto, l’incontro con Colombo è stato un passo positivo: l’assessore si è infatti dichiarato disponibile a farsi portavoce delle istanze rilevate da Coldiretti, prima di tutto con una più approfondita analisi della situazione a livello provinciale.
D’altra parte, i tempi cominciano a farsi serrati: entro il 29 ottobre 2012, infatti, è prevista infatti la scadenza per la domanda di messa a norma, mentre il 29 aprile 2013 scade il termine ultimo per la messa a norma effettiva degli impianti.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi