2 Settembre 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, NEL NOVARESE E IN TUTTO IL NORD ITALIA LA VENDEMMIA 2009 E’ “SCACCIACRISI” OLTRE CHE DI BUONA QUALITA’

ARMENO (jf) – Vendemmia al via nelle colline del Novarese, dove i primi grappoli ad essere staccati sono quelli del vitigno Erbaluce (seguiranno Nebbiolo, Vespolina, Bonarda e le altre uve “a bacca rossa”) e anche in Ossola, dove c’è attesa per la raccolta delle uve del clone di Nebbiolo “Prunent” in attesa della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del disciplinare che conferirà la Doc ai vini delle “Valli Ossolane”.
                                                          
Ai numeri positivi in termini di qualità delle uve che, per l’annata 2009, sono destinate a produrre grandi vini, si affianca quest’anno il coinvolgimento in fase di vendemmia di un gran numero di lavoratori cassintegrati o disoccupati delle grandi aziende del Nord in crisi che, nella raccolta stagionale delle uve, hanno trovato una se pur momentanea soluzione alle difficoltà dettate dalla congiuntura.

Un fenomeno, questo, comune a tutte le aree del nord Italia: la vendemmia 2009 si profila, dunque, come un aiuto all’economia nazionale insieme alle tradizionali campagne di raccolta di olive, frutta ed altre colture.
“Si tratta di una situazione – sottolineano il presidente e il direttore di Coldiretti Novara Vco Paolo Rovellotti e Francesco Renzoniche è stata favorita dalla diffusione del sistema di pagamento con voucher che da quest'anno è stata estesa anche alle casalinghe dopo pensionati e studenti. Uno strumento che  offre nuove opportunità di reddito ed occupazione a categorie deboli e risponde coerentemente alle richieste di semplificazione del lavoro che può così meglio esprimere le proprie potenzialità in un momento di crisi”.

Il settore agricolo nei paesi sviluppati può oggi impegnarsi ad assorbire disoccupati provenienti dalle altre categorie produttive con opportunità occupazionali che richiedono però flessibilità sia per quanto riguarda i tempi che i luoghi. Recentemente per affrontare la crisi nelle fabbriche in città, dove sono stati persi migliaia di posti di lavoro, in Giappone è stato avviato un progetto per trasferire nelle campagna i giovani disoccupati con l'obiettivo di trovare un lavoro alternativo ed incoraggiare l'agricoltura. 

Intanto, con il mese di settembre si moltiplicano sul territorio delle due province le sagre e le feste legate alla tradizione, ormai ancestrale, della vendemmia e della raccolta delle uve: una tradizione che, nel Novarese, affonda le proprie radici al tempo della civiltà romana (Plinio il Vecchio già descriveva i vini della zona dell’antica Agamium, l’odierna Ghemme) se non addirittura prima.

Ad esempio, a Borgomanero si apre domani (4 settembre) l’importante Festa dell’Uva, mentre Carpignano Sesia (dove ancora si ricorda la tradizione degli “scalot” legata alla coltivazione in alteno), celebra il prossimo fine settimana (5-6 settembre) la Festa dell’Uva Americana con la collaborazione di Coldiretti.
Ancora sabato 5, invece, nell’alta provincia del Vco Il Gal Azione Ossola e l'associazione Produttori agricoli Ossolani, organizzano un'escursione guidata attraverso gli antichi vigneti dei comuni di Montecrestese e Crevoladossola, evento a partecipazione libera ricompreso nelle iniziative per 700 anni dalla prima testimonianza del vino ossolano  Prunent.

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