31 Luglio 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO: “MOLTO POSITIVO” IL BILANCIO DELLA MOBILITAZIONE CHE LA SCORSA SETTIMANA HA VISTO LA FEDERAZIONE IMPEGNATA SU PIU’ FRONTI

Si è conclusa “con un bilancio estremamente positivo” la mobilitazione di Coldiretti Novara Vco attuata la scorsa settimana con iniziative di grande impatto dalla città sino a Torino, Frejus, Brennero e Roma.
Risultati ribaditi anche nel corso dell’assemblea nazionale di Coldiretti a Roma in cui, tra le immagini proiettate, c’era anche il “girato” della Coldiretti interprovinciale relativo ai controlli al valico del Frejus grazie al presidio attivato il 22 luglio.

Soddisfatto è il presidente Paolo Rovellotti, che pure sottolinea “i risultati positivi ed immediati prodotti dalla mobilitazione, come la partecipazione del ministro Luca Zaia al presidio del Brennero o la condivisione del nostro documento “Per una Filiera Agricola tutta Italiana” da parte di moltissime istituzioni nazionali, fra cui la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso che lo scorso martedì 21 luglio è scesa con noi in piazza Castello a Torino insieme all’assessore regionale all’agricoltura Mino Taricco.

Lo stesso ministro Zaia, a mobilitazione ancora in corso, ha presentato il decreto sull’obbligo di indicare l’origine in etichetta per latte e derivati, “un grande risultato che va nell’interesse degli imprenditori agricoli ma soprattutto dei consumatori e della trasparenza e competitività dell’intero sistema Paese”.

Il Decreto obbliga ad indicare l’origine del latte impiegato nel latte a lunga conservazione e in tutti i prodotti lattiero caseari ma vieta anche l’impiego di polveri di caseina e caseinati nella produzione di formaggi.
Si stabilisce chiaramente che il formaggio si fa con il latte e non con le polveri ma regolamenta anche l’impiego di semilavorati industriali (cagliate) nella produzione di formaggi e mozzarelle che dovrà essere indicato in etichetta.
Oggi tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere all’insaputa dei consumatori. Si tratta di un inganno che è finalmente destinato a finire con l’Italia che è leader europeo nella qualità ed ha il dovere di svolgere un ruolo di leadership a livello comunitario dove porteremo il provvedimento fino in fondo.

Il direttore di Coldiretti Novara Vco Francesco Renzoni, invece, evidenzia l’importanza di “radicare sul territorio gli esiti positivi di una mobilitazione che ha rinsaldato la fiducia dei cittadini consumatori in un’agricoltura sana e trasparente, come quella che Coldiretti promuove nei propri progetti a sostegno della rintracciabilità e della tutela del prodotto nazionale. Risultati utili e importanti che si raggiungono con marchi di territorio e con un’adeguato piano di promozione ed informazione per prodotti tipici e di tradizione”.

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