17 Gennaio 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO, “MITIGARE GLI EFFETTI DELL’IMU”, APPELLO ALL’EQUITA’ IN UNA LETTERA DELL’ORGANIZZAZIONE AGRICOLA AI SINDACI

  Un “appello all'equità”, rivolto a tutti i sindaci delle due province di Novara e del Vco per rendere quanto più "sopportabile" possibile un intervento che si configura come una vera "patrimoniale agricola".
A lanciarlo è la Coldiretti interprovinciale che denuncia come la nuova Imu (l'imposta municipale introdotta dalla manovra Monti) avrà un notevole impatto sui terreni e fabbricati rurali.
«La nostra Organizzazione si appella a tutti i sindaci di Novara e Vco agricola’ - sottolinea il direttore di Coldiretti interprovinciale Gian Carlo Ramella - affinché con le loro decisioni contribuiscano a rendere questo intervento più sopportabile per le imprese agricole.
Il provvedimento, così com’è impostato, colpisce pesantemente un settore, quello dell’agricoltura, che già vive una stagione di indubbia difficoltà e che si sta dimostrando comunque strategico e determinante per l’economia reale del Paese e dei nostri territori».

Un appello concreto, che si traduce in una lettera ai primi cittadini e che fa leva sulla facoltà dei Comuni di dimezzare l’aliquota prevista, sia per quanto riguarda i fabbricati rurali ad uso strumentale e abitativo, che per i terreni agricoli.
Con forza si ribadiscono le ragioni di chi vive d’agricoltura: «Nel caso della categoria degli agricoltori, ci troviamo di fronte a una mazzata duplice, poiché gli imprenditori agricoli scontano tutti gli aumenti previsti per la generalità dei cittadini più questa sorta di patrimoniale agricola».

Una tegola che, in alcuni Comuni, va ad aggiungersi alla già difficile situazione relativa all'applicazione dell'imposta rifiuti Tarsu sui fabbricati rurali.
Per questi motivi, evidenziata la congiuntura sicuramente difficile per le imprese del Paese, Coldiretti Novara Vco chiede ai Sindaci “di voler tenere conto della facoltà, prevista dalla norma, di agevolare il settore predisponendo un apposito provvedimento che dimezzi le aliquote ordinarie al fine di poterne dare attuazione nei tempi e nei modi stabiliti dalla legge”.
Come ha evidenziato il presidente nazionale Sergio Marini, solo il senso di responsabilità e il bene che vogliamo a questo Paese ci hanno portati a non manifestare in piazza di fronte alle iniquità che questa manovra riserva al settore agricolo.
Va poi ribadito che, finita “l’emergenza manovra”, Coldiretti intende aprire un serrato confronto con il Parlamento e il Governo per riaffermare il ruolo strategico di un settore determinante dell’economia reale, una leva competitiva formidabile per il Made in Italy nel mondo. Ruolo che troppo spesso sfugge a chi prende le decisioni, a livello nazionale come del resto a livello europeo.

«Al contrario, va evidenziato che il vitale ruolo dell’agricoltura italiana non sfugge a tanti Sindaci delle due province di Novara e Vco, che in molteplici battaglie si sono dimostrati i primi alleati di Coldiretti, ultima delle quali la Mobilitazione per difendee il "vero made in Italy" che sta tuttora raccogliendo decine di adesioni - con relative delibere - da parte delle amministrazioni pubbliche del nostro comprensorio».

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