Anche nelle province di Novara e Vco Coldiretti è pronta alla mobilitazione, dopo il mancato raggiungimento di un accordo a conclusione dell’’ennesimo incontro tra la parte agricola e industriale (lo scorso 25 maggio a Torino) tendente a fissare il nuovo prezzo del latte alla stalla.
“Ci preme evidenzia re ancora una volta, come la richiesta della parte agricola avesse l’obiettivo di coprire i reali costi di produzione sostenuti dagli allevatori” ribadisce il direttore interprovinciale Diego Furia. “La parte industriale ha invece rilanciato con una proposta che non consente la sopravvivenza delle aziende agricole”.
Il direttore sottolinea come “si debba in ogni modo scongiurare il rischio di veder scomparire quelle imprese zootecniche che, nel territorio delle due province, si distinguono per la produzione di latte rintracciabile, sicuro e di qualità. Nel nostro territorio la zootecnia e il settore del latte rappresentano una voce importante per l’economia agricola e non solo”.
Coldiretti prepara dunque la mobilitazione degli allevatori con lo scopo di evidenziare il fenomeno delle importazioni di latte, che in Piemonte superano i 7.900.000 quintali tra latte e trasformati, un dato inquietante e vergognoso che deve far riflettere anche le istituzioni sul loro operato. Queste ultime devono attivarsi per controlli e verifiche sulla qualità del latte importato, a difesa dei produttori e dei consumatori.
Intanto, sempre a riguardo del settore latte, sono stati diffusi dati importanti sullo stato di attuazione della nuova legge sulle quote latte in Piemonte.
Sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio Mercati della Coldiretti Piemonte, in merito all’assegnazione delle quote latte, si evince che, in via del tutto ipotetica, al Piemonte dovrebbero essere assegnate circa 211 mila quintali sulla quota B munta. Per confermare tale cifra è però necessario attendere il parere del Consiglio di Stato che dovrà valutare come interpretare il decreto; in base a tale valutazione sarà presa in considerazione, tale e quale, la media dei 5 anni oppure verrà calcolata la media e poi dato un tetto massimo rispetto alla produzione del 2007/2008. La quota B munta, che come precedentemente detto sarà pari a circa 211 mila quintali, dovrebbe quindi interessare circa 630 aziende: il 58% di 302 mila quintali di quota affittata (vale a dire 176 mila quintali) coinvolgerà circa 504 aziende e il 58% di 1,2 milioni di quintali di splafonato (cioè 690 mila quintali) coinvolgerà circa 540 aziende.
Questi non sono ancora i dati definitivi, ma una prima simulazione sulla base dei quali dovrebbero arrivare, in Piemonte, poco più di 1 milione di quintali su 7,4 a livello nazionale.
Coldiretti informa inoltre che la seconda fase di applicazione della legge sulle nuove assegnazioni di quote latte, prevede ora l'intimazione di pagamento delle multe pregresse.
