NOVARA VCO – Si chiama “Coraggio Italia” la forte azione di Coldiretti che, a partire da oggi, vede la distribuzione ai bisognosi della frutta, verdura e prodotti freschi. Quegli stessi che, bloccati per via dello sciopero dei tir, rischierebbero di restare invenduti nelle imprese agricole e deperire nei prossimi giorni.
“Meglio aiutare chi ha bisogno e dare così un segnale che c’è un’Italia positiva, che sa darsi una mano e che sa di potercela fare senza farsi del male” commenta il direttore Gian Carlo Ramella, al lavoro “per valutare le iniziative che, in quest’ottica, potranno essere prese sul nostro territorio già nei prossimi giorni”.
L’iniziativa è stata lanciata oggi a Roma e troverà attuazione, entro la settimana, anche nelle province di Novara e del Vco: la distribuzione gratuita dei generi alimentari freschi è partita dunque dalla capitale, presso la fermata della Metro A a Ponte Lungo (Alberone), mentre un’analoga iniziativa di distribuzione veniva messa in atto a Milano in Piazzale Lodi (presso uscita Metropolitana gialla).
Domani, 26 gennaio, toccherà invece al capoluogo piemontese. A Torino, “Coraggio Italia in Piemonte” vede la collaborazione con il Banco Alimentare e si concretizzerà a Moncalieri, in corso Roma 24/ter, con la consegna di 10 quintali di tomini freschi, di 12 quintali di cavoli e insalata, varietà lattuga e canasta, il Banco Alimentare destinerà a 12 mense per indigenti, tra cui il Gruppo Abele e gli Asili Notturni.
“Si tratta di un’iniziativa concreta ed utile per evidenziare come lo sciopero selvaggio di questi giorni colpisca ingiustamente tutti i cittadini e quelli più deboli in particolare” sottolinea il direttore Ramella.
“Il territorio del Novarese è coinvolto da una protesta – quella degli autotrasportatori – che a livello nazionale ha già provocato oltre 1 00 milioni di danni al sistema agroalimentare italiano.
Una cosa è certa: piuttosto che rischiare la perdita dei nostri prodotti li distribuiremo a chi ha bisogno, ovviamente in condizioni di freschezza ancora perfetta”.
Il blocco dei tir, infatti, impedisce le consegne dei prodotti deperibili che hanno origine nel territorio delle due province come l’ortofrutta, il latte, i fiori e la carne.
“Coraggio Italia” ha avuto quest’oggi un avvio importante, con il presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini impegnato a Roma, in piazzale Flaminio, nel lanciare ed illustrare l’iniziativa: “Al danno economico immediato va aggiunta la perdita di credibilità con la grande distribuzione europea pronta a sostituire il prodotto Made in Italy con quello proveniente da Paesi come la Spagna nell’ortofrutta o dall’Olanda per i fiori, diretti concorrenti della produzione Made in Italy”.
La situazione è difficile lungo tutta la penisola con i principali mercati ortofrutticoli completamente bloccati e perdite che continuano a crescere.
Ovunque - continua la Coldiretti - si segnala un preoccupante calo degli ordinativi dall’estero ed un aumento delle difficoltà per gli agricoltori che oltre alla perdita per il prodotto deprezzato o svenduto sono costretti ad accollarsi anche quello dello smaltimento dei prodotti non più commercializzabili.
La situazione di difficoltà dell’economia è reale, a partire dal caro gasolio che è costato solo alle aziende agricole 400 milioni di euro in un anno, ma la crisi in queste condizioni rischia di aggravarsi e occorre far ripartire al più presto la circolazione.
