23 Settembre 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, INIZIA L’AUTUNNO CON L’INCOGNITA-CLIMA MENTRE NELLE CAMPAGNE PROSEGUONO I RACCOLTI

NOVARA-VCO   Ormai anche il calendario dice “autunno”. Dopo le piogge dei giorni scorsi che hanno notevolmente abassato le temperature, con il 21 settembre si è entrati anche nel cosiddetto “autunno astronomico”. Tempo di raccolti e di bilanci, che quest’anno puntano l’attenzione anche quanto verificatosi sotto il punto di vista climatico la scorsa estate.
Un’estate tropicale posizionata al quarto posto tra le più calde dal 1800 che ha provocato un  ingiallimento precoce delle foglie ed ha confuso persino le rondini, che hanno avuto una partenza scaglionata.
“Gli effetti del surriscaldamento del pianeta si sono fatti sentire anche in Italia con le temperature medie dell'estate del 2009 che sono state superiori di 1,88 gradi rispetto alla media di confronto del periodo 1961- 1990, sulla base dei dati dell''Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Bologna (Isac-Cnr)” sottolinea la Coldiretti attraverso il direttore interprovinciale Francesco Renzoni, dottore in agronomia.
 
“Il caldo estivo ha favorito l’evapotraspirazione nelle piante che hanno messo in atto meccanismi di protezione con l’ingiallimento precoce delle foglie in ciliegi, peschi e ippocastani ma anche alla loro caduta ben visibile nei salici. Effetti si sono avuti anche sulle coltivazioni agricole con la vendemmia che è iniziata con un anticipo in media di 10 giorni ed una produzione di qualità ma contenuta sui 46 milioni di ettolitri ben al di sotto della media degli ultimi cinque anni”.

L’elevate temperature estive ma anche i violenti nubifragi che si sono verificati sono una conferma dei cambiamenti climatici in atto che in Italia si stanno manifestando con una maggiore frequenza di eventi estremi, sfasamenti stagionali, maggior numero di giorni consecutivi con temperature estive elevate, aumento delle temperature estive e una modificazione della distribuzione delle piogge. Una tendenza in atto da anni come dimostra il fatto che tutte le ultime tre estati si sono classificate nella top ten delle estati piu’ calde degli ultimi 200 anni con il record assoluto è stato fatto segnare dal 2003.

Si tratta di una situazione che è destinata ad influenzare la vita dei cittadini ma anche il comportamento della natura e con esso l'esercizio dell'attività agricola che e deve interpretare il cambiamento e i suoi effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territori
 
Dopo le preoccupazioni iniziali, il cambiamento del clima, con l’arrivo della pioggia autunnale, gioca ora a favore dei molti  cercatori e buongustai che dedicano il proprio tempo libero nelle montagne e nei boschi italiani alla "caccia", nel sottobosco o sulle tavole, dei funghi.

Nei campi, si registrano invece un raccolto-super per il riso (ma qualche preoccupazione per come potranno reagire i mercati dopo il considerevole aumento quantitativo), una vendemmia di alta qualità e, in genere, numeri positivi per tutti gli ambiti di raccolta, anche se tutto si scontra con un calo dei prezzi corrisposti alle imprese per l’acquisto della cosiddetta “materia prima”.

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