NOVARA VCO (jf) – Promuovere nelle scuole della provincia, siano essi istituti elementari, superiori od universitari, il consumo di pasti in grado di valorizzare le ricette tipiche e gli ingredienti a chilometro zero.
E’ l’invito che il direttore della Coldiretti di Novara e Vco Diego Furia lancia in previsione dell’avvio del prossimo anno scolastico.
Più riso, gorgonzola, miele, formaggi, ortaggi, frutta e salumi “made in Novara e Vco” nel piatto degli studenti che usufruiscono delle mense scolastiche, dunque.
Senza contare che, in tempi di “caro-benzina”, la promozione dei prodotti agroalimentari a chilometro zero può essere utile anche alle famiglie per ottimizzare la bilancia dei costi e risparmiare sugli acquisti.
 
“Vanno incentivati la conoscenza e il consumo degli ingredienti territoriali a scuola come in famiglia. Riponiamo soprattutto nei giovani la speranza di una “rinascita culturale” in grado di apprezzare la diversità e la tipicità del prodotto-cibo in contrapposizione all’omologazione alimentare che, negli ultimi decenni, sembra averla fatta da padrone”.
Di recente, in Veneto, un provvedimento legislativo si è mosso proprio in tal senso. Il Consiglio regionale di quella regione, per la prima volta in Italia, ha approvato con un sostegno trasversale un disegno di legge (pdl 225) presentato da Coldiretti, meglio nota come “legge del km zero”, con il sostegno di 25 mila firme di consumatori che hanno voluto questa norma a vantaggio della salute dell’ambiente e delle tasche.
 
Tra gli obiettivi della legge vi è la promozione del patrimonio agroalimentare regionale nei pasti di scuole elementari, istituti scolastici superiori, università, ospedali e caserme nella misura del 50 per cento, una percentuale che non discrimina il prodotto di origine extraregionale o straniera ma - sostiene la coldiretti - valorizza le tipicità locali consentendo ai consumatori di fare scelte consapevoli, sostenibili in termini di prezzo e meno impattanti sull’ambiente.
L’iniziativa  risponde al bisogno di un numero crescente di consumatori che vuole condurre uno stile di vita attento all’ambiente e alla salvaguardia del clima anche a tavola. Lo stesso premio Nobel per la Pace ed ex vicepresidente Usa Alan Gore nel suo libro “La scomoda verità” ha inserito l'acquisto di cibi locali offerti direttamente dagli agricoltori nell'elenco delle cose da fare per dare una mano a salvare la terra dal surriscaldamento globale tenuto conto che “e ' stato stimato che un pasto medio percorre più di 1.900 km per camion, nave e/o aeroplano prima di arrivare sulla vostra tavola  ed è molto più ragionevole comprare alimenti che non devono fare tutta quella strada” perché “spesso ci vogliono più calori di energia per portare il pasto al consumatore di quanto il pasto stesso provveda in termini nutrizionali”.
L’aumento del costo del petrolio – ha di recente sottolineato il presidente della Coldiretti Sergio Marini - ha fatto esplodere il costo dei trasporti e messo in discussione il principio base della globalizzazione in base al quale si consumano i prodotti realizzati dove costa meno. 
 
L’articolato approvato in Veneto prevede inoltre spazi riservati agli agricoltori nei mercati rionali, che non andranno a ledere gli interessi di altre categorie, ma integreranno la gamma delle offerte stagionali  ai consumatori attraverso la filiera corta.
17 Luglio 2008
                            COLDIRETTI NOVARA VCO, INCENTIVARE I “MENU’ A CHILOMETRI ZERO” SUL TERRITORIO SEGUENDO L’ESEMPIO DELLA LEGGE APPROVATA IN VENETO
                             
				 
				 
				 
				
 
				