12 Ottobre 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, FINE SETTIMANA A “CACCIA” DI FUNGHI TRA LE COLLINE E LE MONTAGNE DELLE DUE PROVINCE

NOVARA-VCO (jf) – Poche piogge e qualche difficoltà in più a trovare i gustosi “miceli”. Ma, in ogni caso, i week-end di queste settimane fanno registrare un vero boom per il “turismo d’autunno” tra i laghi, le colline e le montagne delle due province di Novara e Vco: ad animare boschi e radure, il popolo sempre più variegato dei cercatori di funghi, molti professionisti ed altrettante famiglie che scelgono un modo diverso per trascorrere insieme un fine settimana a contatto con la natura.
Molti di loro seguono il consiglio di Coldiretti di far seguire ad una giornata trascorsa nei boschi “un momento di ristoro in uno dei molti agriturismi che, in quelle stesse aree, offrono menù autunnali con gli stessi funghi, le castagne ed altri prodotti di stagione appena raccolti sui terreni dell’impresa agricola collegata”.

In Piemonte la raccolta dei funghi è dunque iniziata in ritardo rispetto al solito e procede a ritmi differenti rispetto alle diverse aree: la situazione è a macchia di leopardo anche nelle altre zone del Paese: particolarmente “fertili”  risultano essere la zona  della Sila in Calabria, quella dei monti Cimini nel Viterbese, dei monti Lepini e del Parco nazionale del Circeo nell’area pontina e dei monti Reatini, mentre nelle colline di Borgo Val di Taro, dove si raccoglie l’unico fungo a denominazione di origine italiano riconosciuto dall’Unione Europea, “il fungo di Borgotaro Igp”, si sta registrando una vera e propria produzione record di porcini che stanno attirando folle di cercatori.
Si stima che i quasi 10 milioni di ettari di bosco, che coprono un terzo dell'Italia, possano offrire una produzione di circa 30mila tonnellate tra porcini, finferli, trombette, chiodini e altre numerose specialità.
 
“La nascita dei funghi per essere rigogliosa richiede come condizioni ottimali terreni umidi senza piogge torrenziali e una buona dose di sole e 18-20 gradi di temperatura all'interno del bosco” spiega il dott. Francesco Renzoni, agronomo e direttore di Coldiretti Novara Vco.
L'attività di ricerca non ha solo una natura hobbistica che coinvolge in autunno moltissimi vacanzieri, ma svolge anche una funzione economica a sostegno delle aree boschive dove rappresenta un'integrazione di reddito per migliaia di "professionisti" impegnati a rifornire negozi e ristoranti di prodotti tipici locali.
E' necessario tuttavia evitare le improvvisazioni e seguire alcune importanti regole che vanno dal rispetto di norme e vincoli specifici presenti nei diversi territori, alla raccolta solo di funghi di cui si sia sicuri e non fidarsi assolutamente dei detti e dei luoghi comuni, ma anche rivolgersi sempre, in caso di incertezza, per controlli ai Comuni o alle Unioni micologiche e utilizzare cestini di vimini ed evitare le buste di plastica.

I funghi sono prodotti di valore medio sotto il profilo nutrizionale e contengono in prevalenza acqua, ma anche proteine, carboidrati, sostanze minerali e vitamine, in percentuali variabili a seconda del livello di maturazione, ma essendo poveri di calorie e ricchi di cellulosa non ingrassano chi li mangia. Le vitamine prevalenti sono quelle del gruppo B e i sali minerali sono rappresentati principalmente da potassio e fosforo. I funghi possono essere consumati freschi, congelati, essiccati o conservati sottovetro, ma l'attitudine alle diverse preparazioni differisce a seconda delle diverse varietà: ad esempio porcini e trombette non devono essere sbollentati prima di essere congelati mentre il lattario è perfetto se viene cotto.

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