30 Marzo 2010
COLDIRETTI NOVARA VCO, “EDUCAZIONE ALIMENTARE NECESSARIA ALLE NUOVE GENERAZIONI” CONTRO I RISCHI PER LA SALUTE LEGATI AL CIBO-SPAZZATURA

NOVARA-VCO (jf) – “E’ necessario educare le nuove generazioni alla conoscenza dei prodotti della terra e del loro ruolo alimentare, sviluppando una nuova coscienza della nutrizione. Un obiettivo non facile, ma che va raggiunto nell’interesse della salute e del benessere dei nostri giovani”.
Queste le parole con cui il presidente e il direttore di Coldiretti Novara Vco Paolo Rovellotti e Francesco Renzoni intervengono sull’allarme lanciato a livello internazionale riguardo all’alimentazione dei giovani in età scolare, la cui salute è sempre più minacciata dal cosiddetto “cibo spazzatura”.

I dati rilevati dall’equipe di ricercatori Usa e pubblicati da Nature Neuroscience sul fatto che hamburger, patatine fritte, merendine dolci, ossia il cibo-spazzatura, crei una dipendenza simile a quella da nicotina e droga, del resto hanno destato preoccupazione anche in Italia a causa della crescita nel consumo di cibi grassi e bibite ricche di zucchero che il 41% dei bambini beve ogni giorno mentre il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura.
La ricerca condotta nell'Istituto Scripps a Jupiter in Florida è stato osservato sui ratti che per effetto di una alimentazione scorretta si dà vita a vere e proprie crisi di astinenza quando si cerca di smettere di mangiare i piatti più saporiti ma meno salutari. Si tratta di una prova scientifica i cui sintomi sono peraltro ben noti nell’esperienza quotidiana di molti genitori con il risultato che - sottolinea la Coldiretti - secondo l'ultima indagine “Okkio alla Salute” del Ministero della Salute in Italia, più di un bambino su tre di età compresa tra i 6 e gli 11 anni pesa troppo e in particolare il 12,3 per cento dei bambini è obeso, mentre il 23,6 per cento è in sovrappeso soprattutto per le cattive abitudini alimentari.

“A Novara e nel Verbano Cusio Ossola  - continua Renzoni - lavoriamo a diversi progetti nel campo didattico, attraverso i progetti “Educazione alla Campagna Amica” e “Diderot” che coinvolgono le scuole del territorio e si indirizzano ad educare i “consumatori di domani” sin dalla più giovane età scolare.
L’attenzione che i bambini mostrano per il mondo della natura e dell’agricoltura, la curiosità nell’apprendere i cicli della terra e a comprendere i tempi e le tecniche di produzione ci incoraggiano a pensare di muoverci sulla strada giusta. Educhiamo i giovani oggi per avere dei consumatori attenti e preparati domani: in grado di poter scegliere saggiamente di cosa nutrirsi e in grado di denunciare e sottrarsi alle purtroppo frequenti distorsioni del mercato”.

A livello nazionale, Coldiretti ha inoltre sottoscritto un protocollo di intesa il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca che prevede l'impegno a promuovere attraverso esperienze pilota, nel rispetto della propria autonomia e nell'ambito delle rispettive competenze, iniziative comuni per sensibilizzare i giovani a un corretto comportamento civico rispettoso dell'ambiente e delle tradizioni alimentari italiane.
“E anche questo  - conclude Rovellotti - è un impegno che rientra nell'ambito del progetto "Educazione alla Campagna Amica" che nel corso del nuovo anno scolastico coinvolgerà in tutto il Paese oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie che parteciperanno alle oltre tremila lezioni in programma nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto che saranno organizzati nelle aziende agricole e in classe”.

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