22 Maggio 2012
COLDIRETTI NOVARA VCO, “DOPO LA PROTESTA A ROMA CONTINUEREMO A DIFENDERE I VOUCHER. LA RIFORMULAZIONE DELL’EMENDAMENTO E’ ANCORA INSUFFICIENTE”

“La protesta ha portato a Roma una rappresentanza di oltre mille imprenditori, studenti e pensionati giunti da tutta Italia: il Piemonte e le nostre province di Novara Vco erano presenti in gran numero e hanno contribuito ad ottenere i primi risultati positivi”.
Così il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale di Novara-Vco, Paolo Rovellotti e Gian Carlo Ramella, commentano il presidio attuato da Coldiretti ieri (22 maggio) davanti agli uffici del Senato (piazza delle Cinque Lune) contro l’abolizione dei voucher agricoli: “Abbiamo iniziato un percorso che appare ancora complesso: la riformulazione dell’emendamento sui voucher nell’ambito della riforma sul lavoro così come è scritta, infatti, è ancora insufficiente”.

Deciso il giudizio del presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini, che si rivolge direttamente alla titolare del dicastero del lavoro: Se un giorno il ministro Elsa Fornero considererà le imprese “agricole degne di una convocazione - sottolinea Marini - gli spiegheremo volentieri come funziona il lavoro nei campi e perché la nuova formulazione sui voucher la riteniamo molto insufficiente. Le rappresentanze delle imprese agricole - ricorda infatti Marini - sono state le uniche ad essere escluse dal tavolo di confronto durante l’iter di definizione del disegno di legge sulla riforma sul lavoro”.
 
“L’argomento della protesta è serio e di primaria importanza per il territorio” aggiunge Ramella. “Se passasse il principio iniziale della riforma prospettata, di fatto non sarà più possibile per centomila pensionati, studenti e cassintegrati arrotondare il proprio reddito nelle campagne di raccolta di frutta, verdura o vendemmia con i voucher, come hanno fatto fino ad ora dall’estate 2008”.

A  livello nazionale, quasi il 25 per cento dei voucher per un totale di oltre 6 milioni è stato utilizzato in agricoltura dove sono stati introdotti in occasione della vendemmia 2008 (agosto) per essere poi estesi ad altre figure come pensionati e casalinghe ed altre attività. Per molti giovani - sottolinea la Coldiretti - lavorare nei campi ha significato prendere contatto con il mondo del lavoro e sostenere i propri studi in un momento di difficoltà economica. La vigente legislazione sui voucher consente infatti alle imprese agricole di avvalersi, solo per attività stagionali, del contributo di limitate categorie di soggetti che si trovano fuori dal mercato del lavoro come appunto, dal primo giugno, per i ragazzi dai 16 ai 25 anni di età regolarmente iscritti ad un ciclo di studi.

“Tutti sanno che nell’attuale fase di congiuntura ogni occasione di lavoro deve essere più che mai incentivata: e proprio grazie ai voucher, numerosi giovani, studenti, pensionati e lavoratori delle nostre due province con problemi occupazionali, hanno trovato un’opportunità preziosa per integrare il reddito”, concludono Rovellotti e Ramella.
In questi anni, infatti, i voucher hanno contribuito alla trasparenza nel mercato del lavoro, nel rispetto delle caratteristiche e specifiche esigenze delle imprese agricole: nel solo comprensorio di Novara-Vco, sono oltre 1000 i voucher erogati per il solo tramite di Coldiretti, ai quali vanno aggiunti quelli delle altre organizzazioni di categoria e quelli che le imprese acquistano direttamente in tabaccheria o agli uffici postali.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi