30 Giugno 2009
COLDIRETTI NOVARA VCO, DOPO ANNI LA DIABROTICA DEL MAIS TORNA A FLAGELLARE LE CAMPAGNE DEL NOVARESE

La Diabrotica del Mais (nome scientifico Diabrotica Virgifera Virgifera Le Conte) è tornata a flagellare le campagne del Novarese, oltre che di un’ampia area del territorio regionale.
Ad oggi – informa Coldiretti – le aree più colpite risultano essere quelle circostanti il comprensorio di Oleggio e dell’Ovest Ticino.

“Coldiretti sta monitorando la situazione e si è subito attivata per segnalare l’insorgere di questa malattia alle autorità competenti, in particolare agli assessorati all’agricoltura e al servizio fitosanitario regionale” dice il direttore della Coldiretti di Novara e Vco Francesco Renzoni.

La richiesta di Coldiretti è, in particolare, quella di effettuare “sopralluoghi congiunti” con gli entomologi esperti del settore fitosanitario mettendo a disposizione – a tal proposito – la propria struttura tecnica coordinata dal Centro di Assistenza Agricola.
“Il problema è serio e va affrontato con la dovuta attenzione e perizia” sottolinea il direttore di Coldiretti, evidenziando la necessità di “chiarire al più presto anche le reali cause dell’insorgenza della Diabrotica, al fine di evitare dichiarazioni affrettate o non ponderate su alcuna base scientifica, come purtroppo abbiamo avuto modo di vedere in questi giorni”.
Il problema della Diabrotica non è nuovo al territorio novarese: la provincia di Novara fu infatti tra le prime aree italiane colpite, insieme alla vicina area lombarda, dopo che la malattia fece la sua prima comparsa in Europa (giunse in Italia nel 1998 dopo una prima comparsa in Serbia nel 1992).

L’insetto della Diabrotica sfrutta il mais come “pianta ospite”, vivendo a sue spese con gravi danni alla coltura. Danni imputabili sia alle larve che agli insetti adulti: in particolare, le larve provocano le maggiori perdite di resa in quanto, nutrendosi a carico dell’apparato radicale, determinano l’allettamento della pianta e la sua capacità di assorbire acqua, luce ed elementi nutritivi: in altre parole, il danno è determinato dalla caduta a terra delle piante di mais con conseguente impossibilità per le stesse di produrre le pannocchie (o di farlo in maniera molto minore rispetto alle aspettative di resa).
Le piante colpite dalla Diabrotica e che riescono a risollevarsi dal suolo presentano, di conseguenza, la tipica conformazione detta “a collo d’oca”.
La vita media di un insetto può variare dai due ai tre mesi ed è influenzata da fattori quali il fotoperiodo e la disponibilità alimentarei: “Purtroppo ci troviamo nel periodo in cui l’insetto è maggiormente attivo: nell’area delle nostre pianure, infatti, gli adulti volano da giugno a ottobre, con un picco di presenze tra la fine di giugno e la prima decade di luglio, ovvero i periodi della fioritura del mais” conclude Renzoni.
“Gli insetti adulti sono più attivi ad una temperatura tra i 23 e 27°C; mentre nelle ore di canicola, quando il termometro è al di sopra di 30°C si raggruppano sulle porzioni della pianta di mais meno scoperte alla luce solare, trovando riparo grazie alle bratee della spiga o delle guaine fogliari".

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