16 Gennaio 2008
COLDIRETTI NOVARA VCO, DOMANI FESTA DI SANT’ANTONIO ABATE IN TUTTI I BORGHI RURALI E DA MONTICELLO A GRANOZZO, LA STATUA LIGNEA SFILA COI TRATTORI

NOVARA VCO (jf) Una tradizione tra fede e cultura della terra. E’ quella di Sant’Antonio Abate che si rinnova domani, festeggiata dal calendario liturgico e, in particolare, da tutti i borghi rurali in cui la fede nel santo protettore della civiltà rurale è particolarmente viva e sentita.
A Momo, il consigliere ecclesiastico della Coldiretti interprovinciale don Angelo Fortina celebrerà la Santa Messa nella propria parrocchia, alle ore 10.30: ad accompagnare la celebrazione solenne anche la corale, che canterà anche all’offertorio con i prodotti della terra rurale novarese, mentre al termine ci sarà la consueta benedizione delle macchine agricole. Grande festa, domani, sarà anche a Sillavengo, dove si uniranno le “comunità rurali” della Bassa e delle zone alte fra Cusio e Mottarone.
 
E fra le molte celebrazioni, degna di nota è anche quella che unisce le borgate di Monticello e Granozzo, nel cuore della “Bassa” novarese.
Le due borgate agricole (che insieme formano appunto il Comune di Granozzo con Monticello) sono infatti protagoniste, ormai da decenni, di una bella e sentita iniziativa che culmina nel rinnovo simbolico della loro unità con il trasporto della statua lignea di Sant’Antonio Abate, alternativamente ospitata dalle due chiese parrocchiali. Così, la statua del Santo protettore lascerà quest’anno la chiesa di Monticello per essere trasportata, nel lungo corteo dei mezzi agricoli a Granozzo.
Il lungo serpentone dei trattori attraverserà i campi ancora a riposo e avvolti nella bruna invernale, una cornice particolarmente suggestiva ed unica.
Il programma della giornata granozzese resta invariato rispetto agli scorsi anni: il ritrovo è previsto per le ore 11 a Monticello, nella piazza antistante la chiesa, dove il parroco don Franco Galli benedirà l’immagine del Santo ed i trattori che da lì a poco daranno vita al corteo.
Poi, le macchine agricole partiranno alla volta di Granozzo, “scortando” il carro con la statua lignea di Sant’Antonio Abate. Una volta giunti in chiesa al termine del percorso, intorno alle 11.30, don Galli celebrerà la Messa cui farà seguito, al termine della mattinata, il pranzo nei locali dell’oratorio di Monticello.
 
Si celebra così una ricorrenza importante, che unisce al tradizionale corteo la venerazione di un Santo che è patrono di agricoltori e allevatori: Sant’Antonio nacque a Coma nella lontana terra d’Egitto in tempi remoti (si pensa nell’anno 251), distribuì ai poveri la cospicua eredità paterna e intraprese una vita di riflessione come eremita: si dedicò poi al conforto dei sofferenti e dei cristiani perseguitati e aiutando Sant’Atanasio nella sconfitta dell’eresia ariana che, in quel tempo, si stava diffondendo nel primo mondo cristiano.
E’ proprio Sant’Atanasio che ne racconta l’opera nella “Vita Antonii” riferendo anche l’anno della sua morte, avvenuta nel  357 (secondo le fonti, sarebbe dunque ultracentenario) nelle lande desolate della Tebaide, dove si era ritirato dedicandosi alla cura del proprio piccolo orto.
 
 “Va rinnovato il nostro augurio a tutti gli agricoltori che prenderanno parte a queste celebrazioni – è il saluto del direttore di Coldiretti Novara Vco Diego Furia – che, insieme alle Giornate del Ringraziamento, sono un momento fondante per ribadire il legame con i valori cristiani della nostra organizzazione e delle comunità rurali, oltrechè momenti di incontro e di tradizione che legano il passato ed il presente”.

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